Mensa scolastica per tutti: respinta dall’astensione della maggioranza la Proposta di Legge.

È stata esaminata nel corso della seduta del Consiglio Regionale di oggi una proposta di legge, a primo firmatario Marco Grimaldi (Consigliere regionale di Luv), la quale avrebbe garantito l’accesso di tutti i bambini e ragazzi alla mensa scolastica.
Il diritto a una sana e buona alimentazione, sancito dall’Art. 25 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, è fondamentale non solo sotto l’aspetto della salute, ma anche dal punto di vista educativo.
Al fine di consentire alle famiglie di fruire del servizio mensa come opportunità di educazione alimentare, sarebbe stato necessario modificare parzialmente la legge n.28 del 28 dicembre 2007, allo scopo di inserire fra le spese coperte dall’assegno di studio (il cosiddetto “voucher”) anche quella per la mensa scolastica. La Legge regionale 2007 (Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa) definisce infatti gli interventi che “sostengono il diritto all’istruzione e formazione, a partire dalla scuola dell’infanzia e fino al conseguimento di un titolo di studio superiore”.
Essa considera fra le azioni possibili, l’“attribuzione di benefici economici per merito scolastico, erogazione di borse di studio e di assegni di studio a parziale copertura delle spese di iscrizione, frequenza, acquisto di libri di testo e trasporto degli allievi in disagiate condizioni economiche, frequentanti le scuole statali e paritarie e i corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate ai sensi della legislazione vigente e finalizzati all’assolvimento dell’obbligo formativo”.
Approvando la proposta si sarebbe stabilito un contributo diretto della Regione Piemonte alle spese per le mense delle famiglie meno abbienti, esattamente come avviene per le rette, i libri e i trasporti.
L’articolo 2 della pdl illustrava anche una modifica dell’articolo 37 della l.r. 28/2007 specificando come fare fronte agli oneri derivanti dal pagamento delle spese relative alla fruizione del servizio di mensa scolastica, valutate per il 2020 in euro 2.000.000,00 e per il 2021 in euro 3.000.000,00, ovvero mediante le risorse stanziate all’interno della missione 04 (Istruzione e diritto allo studio), programma 04.07 (Diritto allo studio), titolo 1 del bilancio di previsione finanziario 2019-2021.”.
L’astensione della maggioranza ha tuttavia causato la bocciatura della Proposta di Legge.
«Quello delle mense scolastiche è un tema molto importante, sul quale molto si è lavorato nel cuneese anche in termini di qualità oltre che di accessibilità» – ha precisato intervenendo a sostegno della Pdl il Consigliere Maurizio Marello – «La possibilità del “panino a scuola” per il pranzo mi ha sempre trovato in disaccordo, mentre ritengo che il tempo-mensa sia tempo-scuola e per questo il servizio dovrebbe essere valorizzato e garantito. Specie in una fase così difficile per le famiglie, come quella che stiamo attraversando anche a causa del Covid, è molto grave l’atteggiamento del centro destra che ha affossato il provvedimento».
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