Marello firma un odg per la ripresa delle normali attività e della frequentazione dei familiari nelle Strutture per Disabili: «Non paghino sempre i più fragili, tuteliamo la salute degli ospiti in Strutture».

Mercoledì 29 luglio il Consigliere regionale Silvio Magliano (Gruppo Moderati) ha presentato un ordine del giorno che ha per oggetto la ripresa delle normali attività e della frequentazione dei familiari nelle Strutture di accoglienza per persone con disabilità. Il testo impegna il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale ad attivarsi urgentemente presso le sedi competenti affinchè alle persone con disabilità intellettiva/autismo inserite presso Comunità Alloggio o strutture equivalenti venga consentito di riprendere le normali attività socializzanti/terapeutiche esterne, nonchè di riabbracciare i loro familiari e rientrare a casa e ad emanare al più presto un’Ordinanza affinché siano recepite ed applicate le “Linee di indirizzo per le strutture di accoglienza, servizi destinati ai minori e per i servizi di prevenzione e contrasto alla violenza” emanate lo scorso 30 giugno.
A firmare convintamente l’odg è stato anche il Consigliere Maurizio Marello (Pd) il quale, il 7 luglio scorso, aveva presentato un’interrogazione a risposta immediata interpellando l’assessore alla Sanità Luigi Icardi a proposito della vicenda “paradossale” delle Rsa piemontesi: vietando di fatto agli anziani “sopravvissuti” una ripresa delle relazioni affettive con i parenti, li si sta condannando a protrarre un periodo di solitudine che dura ormai da mesi, con gravi conseguenze sul piano della salute. Marello aveva chiesto decisioni capaci di contemperare l’esigenza della giusta prudenza onde evitare nuovi focolai di contagio, con quella della salute psichica degli ospiti.

«Ancora una volta ricordiamo alla Giunta che al centro dell’attenzione devono essere posti gli ospiti delle strutture, fortemente penalizzati in questo contesto», ha spiegato in data odierna Marello, «chiedo, con il Consigliere Magliano, politiche sanitarie più adeguate affinchè non siano sempre i più fragili a pagare. I disabili, così come gli anziani, hanno diritto a riprendere i rapporti con i familiari, la cui vicinanza è componente imprescindibile del loro benessere, così come gli aspetti socializzati e clinici esterni, indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici di ognuno di loro».

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *