Il Consigliere Marello incalza l’Assessore Chiorino sulla formazione professionale ai tempi del Covid-19: «Dobbiamo programmare fin da ora la ripartenza dialogando con le agenzie formative e il mondo del lavoro».

Questa mattina in terza commissione consiliare si è tenuta l’audizione dell’assessore regionale al lavoro, all’istruzione e alla formazione, Elena Chiorino, sulle problematiche della Formazione professionale ai tempi del Covid 19. Un’ audizione, questa, che da tempo il Gruppo consiliare del Partito Democratico aveva chiesto. Lo scorso 3 aprile infatti la Regione, con grave ritardo, ha assunto una prima determina dirigenziale, la numero 127, per disciplinare i corsi formativi che ormai da settimane si svolgono in remoto.
La Formazione Professionale in Piemonte conta numeri importanti: 50 mila allievi e 6 mila tra insegnanti, dipendenti e consulenti. Rappresenta inoltre il mezzo attraverso cui si preparano i lavoratori delle imprese nei più svariati settori.
«Ho posto diverse domande all’Assessore, sia per quanto riguarda la fine dell’anno formativo in corso sia relativamente al prossimo» – dichiara il consigliere Maurizio Marello – «E’ emersa la volontà di svolgere a giugno gli esami in presenza, anche se non si sa ancora come organizzarli. I corsi tenuti prima del 3 aprile saranno riconosciuti».
Il Consigliere, per il futuro, ha chiesto alla regione di prevedere ingenti risorse indispensabili al fine di adeguare i locali dei centri formativi rendendoli idonei e sicuri per la riapertura dei corsi a settembre.
«La regione deve programmare sin da oggi la riapertura dei centri formativi: per questo servono risorse e organizzazione. Sono necessarie risposte tempestive da concordare con le agenzie formative e il mondo del lavoro. Certezze e riscontri adeguati che, fino ad oggi, sono mancati. Insomma serve un nuovo slancio in un settore che, dopo la Sanità, è quello in cui vengono allocate le maggiori risorse regionali», ha aggiunto il Consigliere Marello.
L’ Assessore ha poi aggiunto che entro una decina di giorni uscirà un nuovo provvedimento e – sempre in risposta a precisa domanda di Marello – che non corrisponde al vero la preoccupazione che, degli 800 milioni previsti nel piano “Riparti Piemonte” annunciato negli scorsi giorni dalla giunta piemontese, ben 100 sarebbero sottratti alla Formazione Professionale per essere destinati ad altri settori.








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