L’Aula di Palazzo Lascaris boccia gli Ordini del Giorno a sostegno della scuola e del diritto allo studio. Marello: «Basta dare la colpa al Governo».

Si è tenuto martedì, nel corso della seduta del Consiglio Regionale, un dibattito sul sostegno che la Regione dovrebbe offrire alla scuola.
In particolare, in mattinata, è stato discusso un ordine del giorno presentato dalle minoranze che chiedeva l’innalzamento della soglia ISEE per l’accesso al voucher scuola e ulteriori misure necessarie a seguito della grave crisi economica derivante dall’epidemia da Covid-19, seguito da un altro Odg, il 295, dal titolo “Revisione fascia ISEE per l’assegno di studio e altri strumenti per contrastare la dispersione scolastica”, presentato da Canalis, Magliano, Rossi, Giaccone.
L’Aula di Palazzo Lascaris ha bocciato le suddette proposte. A spiegarne le motivazioni è stato il Consigliere Paolo Bongiovanni che ha parlato di carenza di risorse, giustificando l’operato della regione e auspicando che sia il Governo ad intervenire per incrementarle.

«Penso che la Giunta piemontese debba smettere di nascondersi dietro a un dito e chiamare in giudizio il governo nazionale ogniqualvolta le minoranze facciano sollecitazioni che riguardano temi primari come scuola e famiglie. Il leit motiv che stiamo sentendo da qualche mese è che la Giunta abbia fatto poco, ma il Governo ancora meno» ha dichiarato in seguito il Consigliere Marello.
«Nel distribuire bonus a pioggia che coinvolgessero il vostro elettorato vi siete dimenticati di due categorie: anziani e ragazzi» – ha proseguito il Consigliere, facendo riferimento ai rappresentanti della maggioranza – «Se ci soffermiamo sulla questione delle scuole paritarie i 15 milioni di euro stanziati dalla regione due mesi e mezzo fa non sono sufficienti, non consentono di risolvere i problemi delle famiglie che hanno sostenuto ingenti spese nei mesi appena trascorsi. La maggioranza si è dimostrata completamente assente per quanto riguarda questioni complesse quali scuola, famiglia, sostegno agli anziani. Credo si debba fare uno sforzo enorme a livello di governo nazionale ma anche di regioni al fine di ritornare alla normalità garantendo a tutti i nostri ragazzi il diritto allo studio e alle relazioni scolastiche e sociali».



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