“Un anno insieme” di sabato 11 settembre 2010
«Un anno insieme per dare alla città un’aria nuova e, adesso, ancora insieme per costruire il futuro della città, per fare le molte cose che una piccola capitale come questa deve fare per il territorio di cui è al centro».
Così Maurizio Marello ha salutato la “sua” gente che si è stretta intorno a lui per festeggiare un anno, abbondante, di amministrazione della città. A chi gli ha chiesto “come stai?” ha risposto con sincerità dicendo che fare il sindaco di Alba è una cosa straordinaria, ma molto impegnativa “per un sindaco normale”. Che ha voluto riconfermare il legame forte con la città, con le persone, con i quartieri. Un legame territoriale nel quale, forse capovolgendo il pronostico, aveva trovato il consenso per superare Carlo Castellengo.
«Quella piazza e questa piazza – ha ricordato il sindaco – sono collegate dalle stesse motivazioni e speranze per le quali siamo di nuovo qui questa sera».
Marello, sul palco insieme al sindaco di Lecco Virginio Brivio, ha iniziato il suo intervento ricordando le vittime del terrorismo, quelle delle Twin Towers come i magistrati e i sindaci uccisi in nome di un’idea. Poi ha voluto ribadire quanto fatto in questo primo anno ed elencato gli appuntamenti grandi e piccoli che dovranno realizzarsi nel resto della consiliatura. Tra i rimpianti solo il ritardo con cui viaggia il convoglio del Piano Regolatore e l’impegno di “fare al meglio” un’opera invisa come il sottopiano di piazza San Paolo. Nessun accenno al polemico accoglimento dell’iniziativa da parte delle forze del centro destra. Doveva essere una festa e così è stato: Marello ha fatto promesse importanti ben sapendo che le grandi infrastrutture saranno un osso durissimo da rosicchiare e che non saranno da meno anche tutta una serie di opere di nodi cittadini ormai prossimi al pettine. Onestamente ha detto di essere un sindaco normale e un uomo che crede nel gioco di squadra e nel supporto degli amici. Sa bene che Alba non è una città facile, che ha contraddizioni e difficoltà. Sa che non potrà essere un laboratorio politico e quindi dovrà dimostrare ogni giorno qualcosa. Però, nell’anniversario del concerto di Woodstock, Marello potrà canticchiare “With a little help from my friends” e non sentirsi solo.
(di Beppe Malò – pubblicato su Il Corriere del 13 settembre)
un sindaco, un uomo, un cittadino che lavora per il bene di tutta la sua città. questo è ciò che leggo e vedo. buon lavoro gianni rinaudo bra