Primo maggio. Festa del lavoro
Mi pare che due siano le questioni cruciali del tempo che stiamo vivendo: la guerra che affligge molte aree del pianeta e la mancanza di lavoro dignitoso. Entrambe affondano le radici nell’humus dell’ingiustizia e della diseguaglianza sociale di un sistema politico-economico che concentra la ricchezza in mano a pochi e produce “scarti” come li chiama Papa Francesco.
Forse festeggiare il 1 maggio significa provare a mettere mano al sistema per cambiarlo perché nel pianeta dovrebbero e potrebbero esserci risorse e lavoro dignitoso per tutti.
Se solo fossimo più attenti all’uomo invece che al denaro.
Maurizio Marello
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