“Per il nuovo Ospedale c’è bisogno di continuità nella conduzione dell’Asl”

In vista dell’imminente nomina dei nuovi responsabili delle Asl piemontesi, a seguito di voci insistenti che accreditano la volontà della Giunta regionale di sostituire tutti gli attuali commissari operanti in provincia di Cuneo, i sindaci di Alba e di Bra, Maurizio Marello e Bruna Sibille, hanno inviato la seguente lettera al presidente Cota ed all’Assessore alla sanità Monferino:
 
«Il prossimo 31 marzo scadrà la nomina del dottor Giovanni Monchiero a Commissario dell’Asl Cn2. Come Ella sa, l’azienda sanitaria si trova in un momento di forte trasformazione, con la realizzazione del nuovo polo ospedaliero nel Comune di Verduno che permetterà il superamento dei due nosocomi oggi esistenti a Bra e ad Alba. In tale contesto, stante anche le problematiche recentemente emerse e connesse con l’esecuzione e il termine dei lavori della nuova struttura, così come il progressivo trasferimento dei servizi ospedalieri e di molti di tipo ambulatoriale dalle due principali città del territorio alla nuova struttura, tutto farebbe presagire una riconferma degli attuali vertici dell’azienda sanitaria in questa delicata fase di passaggio».

 «È infatti noto che l’Asl Cn2 è una delle aziende sanitarie piemontesi che riesce ad esprimere alcune delle migliori performance in termini di qualità ed economicità di servizio, dimostrando con efficacia la capacità nell’interpretare i bisogni e le esigenze del territorio di competenza. Allo stesso tempo, in ragione della pluriennale esperienza del dottor Giovanni Monchiero al vertice dell’azienda, si ritiene difficile immaginare il completamento dell’opera di riposizionamento territoriale dei servizi sanitari senza una sua fattiva collaborazione e regia.
In questo delicato momento di transizione, con l’Amministrazione da lei presieduta impegnata nella riorganizzazione dell’intero sistema sanitario piemontese, credo di interpretare il desiderio dell’intero territorio servito dall’Asl Cn2 nel richiedere la riconferma dell’attuale Commissario. Preso atto con estremo favore della disponibilità a modificare il piano sanitario per consentire alla specificità del nostro territorio di poter essere salvaguardata, tale riconferma sarebbe un modo ulteriore per far comprendere la vicinanza del mondo della politica e delle istituzioni rispetto alle esigenze di una sanità moderna, qualificata e efficiente che i nostri concittadini sempre più ci rappresentano come elemento centrale per definire la qualità della vita nel nostro territorio».

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