Napolitano “Vorrei visitare la città di Alba”

(da La Stampa di lunedì 10 ottobre 2011 di Mario Bosonetto)

Il desiderio espresso dal Capo dello Stato al sindaco Marello in un incontro in prefettura

«Compatibilmente con gli impegni che mi aspettano, mi piacerebbe prima della fine del mandato visitare la città di Alba»: lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al sindaco di Alba Maurizio Marello, durante il breve incontro – in forma privata – sabato mattina in prefettura, a Cuneo, durante il quale Marello ha consegnato al Capo dello Stato il tartufo celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo ha riferito lo stesso primo cittadino, spiegando: «È stato un lungo colloquio. Abbiamo parlato di Alba, della nostra terra. E il Presidente ha espresso il desidero di visitarle».

Nei giorni scorsi si era anche sfiorato l’«incidente diplomatico». Da tempo, infatti, ad Alba era stata programmata l’inaugurazione della Fiera internazionale del tartufo bianco, alle 17,30 di venerdì 7 ottobre, con la presenza del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Soltanto due settimane fa, invece, era stato fissato nella stessa data e con un orario quasi esattamente sovrapposto, l’arrivo del Presidente della Repubblica a Cuneo.

La città di Alba si era anche offerta di «fare un passo indietro» e di rimandare l’inaugurazione, non senza qualche strascico polemico. Anche perché l’invito all’incontro con il Presidente della Repubblica era esteso a tutti i 250 sindaci della Granda, molti dei quali avevano in un primo tempo programmato la presenza all’inaugurazionedella Fiera.

A risolvere la situazione sarebbe stato lo stesso Napolitano. Lo staff del Quirinale ha suggerito infatti all’Amministrazione comunale albese di confermare l’inaugurazione nei modi e nei tempi previsti, per «evitare ritardi che potessero rendere meno efficace un’iniziativa di promozione del territorio». E chissà che nel desiderio espresso da Napolitano di visitare Alba in un prossimo futuro non abbia contato anche l’apprezzamento di quella disponibilità a «fare un passo indietro».

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