Le armi di Beppe Fenoglio consegnate alla città di Alba

Il Comune di Alba insieme al Centro Studi Beppe Fenoglio e al Centro di Documentazione Beppe Fenoglio della Fondazione Ferrero di Alba

presenta

sabato 14 dicembrealle ore 16.30

presso CASA FENOGLIO (Centro Studi Beppe Fenoglio – piazza Rossetti 2, Alba)

l’esposizione permanente delle armi di Beppe Fenoglio descritte nel Partigiano Johnny e ritrovate di recente dalla figlia Margherita.

Margherita Fenoglio, in quest’occasione, consegna ufficialmente al Centro Studi e alla Città il prezioso ritrovamento.

La scoperta è avvenuta pochi mesi fa nella casa di Luciana Bombardi, vedova Fenoglio scomparsa l’inverno scorso, che ha custodito con discrezione i preziosi cimeli: una carabina M1 calibro 30 fabbricata dalla Underwood e una pistola Colt 45 automatica. Le armi appartennero a Fenoglio fin quando fu, nella primavera del ’45, ufficiale di collegamento con la missione inglese paracadutata tra le Langhe e il Monferrato e sono le stesse descritte nel settimo capitolo di “Una questione privata” e appartenenti al partigiano Milton.

“Con la consegna alla città delle armi che furono di Johnny e di Milton, si chiude un anno straordinario ed anche emozionante dedicato a Beppe Fenoglio, partigiano e scrittore. L’occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa ci ha stimolati ad accendere ancora di più i riflettori su questo scrittore che è non solo nostro, ma del mondo e che, come tutti i grandi classici, continua  a parlare a tutti, superando le generazioni e i tempi. Naturalmente questi riflettori non si spegneranno nel 2014 e neppure l’anno dopo. Questo è un impegno della Città che a Fenoglio deve tanto. Un ringraziamento sentito alla generosità di Margherita” dichiara l’assessore alla cultura Paola Farinetti

Giulio Parusso, direttore del Centro Studi Beppe Fenoglio, in merito alla decisione di Margherita di esporre permanentemente il cimelio dice “La presenza delle armi nella camera dove lo scrittore albese compose la maggior parte delle sue opere testimonieranno ancora di più la qualifica di partigiano che Fenoglio volle sulla sua tomba.”

“Le armi del partigiano Fenoglio – asserisce il responsabile del Centro di Documentazione Beppe Fenoglio della Fondazione Ferrero Edoardo Borra ci provocano sentimenti ambigui: ne siamo affascinati, perché rappresentano, nella loro fredda concretezza, la scelta della resistenza che Fenoglio e altri con lui fecero; e su quella scelta morale e sulle sue implicazioni umane Fenoglio ha scritto pagine straordinarie, di cui non possiamo fare a meno. Fenoglio e molti della sua generazione, tuttavia, scelsero di salire sulle colline perché forzati da una condizione di privazione di libertà e diritti, di instaurazione di violenza e incultura. Queste armi ci raccontano proprio quello che Fenoglio desiderava eliminare dalla vita sua e nostra; il mezzo scelto non era stato certo desiderato o immaginato. La loro esposizione serve a ricordarci che “l’ultima cosa immaginabile” è la guerra.

 Casa Fenoglio è sita al primo piano del Centro Studi di piazza Rossetti ad Alba. Nella camera dove Beppe Fenoglio ha scritto la maggior parte delle sue opere è stato allestito uno spazio che ripercorre la vita dello scrittore, la famiglia, la città, le Langhe ed i suoi amici attraverso le fotografie originali di Aldo Agnelli e la presentazione di testi tratti dalle sue opere. Sono inoltre esposte le traduzioni delle opere di Fenoglio e i ritratti dello scrittore realizzati da artisti del territorio. Tra questi le ultime opere: Partigiani di Valerio Berruti e Cinquantesimo di Luca Cassine regalato alla Città in occasione della scorsa maratona fenogliana.

Lo spazio è aperto al pubblico negli orari del Centro Studi e cioè dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 9 alle 12. E’ possibile prenotare visite negli altri giorni.

 

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