L’Amministrazione comunale di Alba continua la sua azione per la salvaguardia del tribunale

L’Amministrazione comunale di Alba guidata dal Sindaco Maurizio Marello continua la sua azione per il salvataggio del tribunale. Da mesi, incontri, lettere e ogni possibile intervento in tutte le sedi competenti sono stati messi in campo per fermare l’accorpamento del foro di Alba a quello di Asti, che potrebbe già avvenire dal 13 settembre prossimo.

«Negli ultimi mesi – ha riferito il Sindaco Marello rispondendo ad un’interrogazione sull’argomento presentata dal consigliere Luca Magliano durante il Consiglio comunale di venerdì 5 aprile – ho avuto alcuni incontri e, insieme ai Presidenti del Consiglio comunale Sebastiano Cavalli e  del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Gian Carlo Bongioanni, ho assunto una posizione molto dura su certi aspetti. Abbiamo inviato una lettera al ministero della Giustizia, alla Corte dei Conti, al Procuratore generale, ai presidenti dei tribunali di Alba e di Asti evidenziando che il decreto legislativo di revisione della geografia giudiziaria stabilisce che l’accorpamento dei tribunali deve avvenire a costo zero, essendo ispirata anche al principio di riduzione delle spese. Ma se il Comune di Asti deve fare degli interventi sui locali per accogliere magistrati ed impiegati del Tribunale di Alba, ciò non avviene a costo zero. Quindi, abbiamo chiesto di verificare e di rispettare la normativa di legge. Poi abbiamo inviato agli stessi soggetti un’altra lettera, in cui abbiamo evidenziato l’inopportunità che il  trasferimento del Tribunale avvenga prima della pronuncia della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della riforma da varie eccezioni di costituzionalità, una delle quali sollevata in relazione ad un ricorso presentato da dipendenti del Tribunale albese. Le udienze della Corte saranno tra settembre e ottobre. E quindi abbiamo chiesto di sospendere per ora le operazioni di trasloco, perché se la Corte accogliesse il ricorso il trasferimento ritornerebbe in discussione». Insomma, non si sta lasciando nulla d’intentato contro un provvedimento che il Sindaco Marello ha sempre definito «ingiusto e illogico».

L’interrogazione del consigliere Magliano chiedeva al Sindaco se aveva ricevuto dalla Presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia  convocazione o notizia di un incontro sull’argomento richiesto all’Amministrazione provinciale dai neo deputati albesi Mariano Rabino e Giovanni Monchiero. Un incontro «con la Presidente Gianna Gancia,  i sindaci delle città sede dei tribunali in via di soppressione, Alba, Mondovì e Saluzzo, ed i parlamentari neo eletti, da tenersi in tempi brevissimi e finalizzato al raggiungimento di una posizione unitaria a livello provinciale in merito al salvataggio degli uffici giudiziari di cui è stata prevista la soppressione».

Il Sindaco Marello ha risposto: «No. La Provincia non ha convocato nulla. La Provincia non ha mai assunto una posizione unitaria su questo e non l’hanno fatto neanche i politici che hanno difeso i tribunali del proprio bacino elettorale di riferimento senza guardare i numeri. L’unico soggetto istituzionale che con chiarezza  ha chiesto che in provincia di Cuneo si salvassero i tribunali di Cuneo e Alba è stato il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Nessun altro. Noi ci siamo trovati a lottare in una difficoltà enorme. Se ci fossimo presentati con una proposta univoca concreta  portando le nostre istanze, non saremmo a questo punto».

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