L’Amministrazione comunale di Alba continua la battaglia per la salvaguardia del corso di laurea in Viticultura ed Enologia ospitato all’Ampelion
L’Amministrazione comunale di Alba guidata dal Sindaco Maurizio Marello continua la battaglia per la salvaguardia del corso di laurea in Viticultura ed Enologia della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino ospitato all’Ampelion di Corso Enotria. Un Ordine del Giorno sulla “Difesa delle sedi universitarie insediate in Provincia di Cuneo presentato dal consigliere Luigi Garassino per conto della maggioranza è stato approvato nel Consiglio comunale di mercoledì 27 febbraio con l’astensione dell’opposizione.
«Ordine del Giorno quanto mai opportuno», l’ha definito il Sindaco Marello parlando della vicenda seguita da diverso tempo anche se il colpo più pesante è arrivato nell’ottobre scorso quando a Torino, l’Amministrazione provinciale ha comunicato ai sindaci di Alba, Cuneo e Savigliano e all’Università che «non poteva più contribuire neanche con un euro – ha riferito il Sindaco Marello – alla gestione e al mantenimento delle sedi universitarie in provincia». «Questo – ha dichiarato il Sindaco Marello – ci ha lasciati alquanto perplessi. Venivamo già da una situazione difficile che avevamo superato già due anni fa quando abbiamo rinegoziato gli accordi locali proprio per venire incontro alle difficoltà economiche della Provincia e l’accordo era stato firmato formalmente l’anno scorso. Oggi i comuni non possono farsi carico integralmente di un servizio di questo tipo che, tra l’altro, non è neanche di loro competenza. Il Comune di Alba oggi contribuisce con 140 mila euro senza parlare di tutti gli investimenti fatti negli anni. La Provincia dice di non avere i soldi neanche per spalare la neve ma anche noi comuni abbiamo le nostre difficoltà. Si tratta di trovare dei punti di convergenza ma anche di garantire nelle scelte quei servizi che sono fondamentali».
Secondo quanto riportato nell’Ordine del Giorno, il polo universitario della Provincia di Cuneo ha iniziato a formarsi all’inizio degli anni ’90 e si è successivamente consolidato attraverso una serie di accordi separati tra le facoltà e gli enti locali interessati fino all’attuale convenzione quadro tra l’Università di Torino, la Provincia di Cuneo, l’Associazione per gli insediamenti universitari in Provincia di Cuneo e i comuni di Alba, Cuneo e Savigliano e al Patto locale per lo sviluppo del polo cuneese dell’Università sottoscritto nell’ultima versione nel 2011. La convenzione vigente valida fino al 2024 suddivide le spese di gestione al 50% tra la Provincia di Cuneo e ciascuno dei comuni interessati mentre le spese relative alla didattica sono un terzo a carico dell’Università, un terzo a carico della Provincia e un terzo a carico dei comuni interessati. Quindi, il contributo della Provincia è fondamentale.
Pertanto, nel documento si ribadisce il ruolo fondamentale dell’insediamento universitario sul territorio provinciale con importanti ricadute positive a favore di studenti, forze economiche, sociali e culturali e dà mandato «al Sindaco e alla Giunta di mettere in campo, d’intesa con i comuni di Cuneo e Savigliano e con gli altri soggetti interessati, tutte le azioni necessarie in difesa delle sedi universitarie insediate in Provincia di Cuneo».
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