Inaugurata la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco D’Alba

Crisi economica, tagli della finanziaria, Patto di Stabilità, nuovo Ospedale Alba-Bra, Autostrada Asti-Cuneo, nel dibattito tra Cota, Maroni, Marello e Chiamparino

Per l’inaugurazione dell’ottantesima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco D’Alba venerdì 8 ottobre al Teatro Sociale “Giorgio Busca” di Alba una cerimonia diversa rispetto a quella dell’anno scorso. I soliti discorsi spesso letti formalmente dai politici quest’anno hanno lasciato il posto all’interazione e al confronto tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota su un divano, il sindaco di Torino anche presidente dell’A.n.c.i. Sergio Chiamparino accanto al sindaco di Alba Maurizio Marello sull’altro divano. La crisi economica, i tagli dell’ultima finanziaria, il Patto di Stabilità, le difficoltà delle amministrazioni locali, le infrastrutture del territorio, il futuro del nuovo Ospedale Alba-Bra a Verduno, etc. Troppi i temi caldi della politica albese per farsi sfuggire l’occasione di parlarne con il ministro durante uno degli eventi più importanti dell’anno alla presenza delle massime autorità politiche, istituzionali, imprenditoriali, militari del territorio.

Non mancano la presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia, il vicepresidente Giuseppe Rossetto, l’assessore al Turismo della Regione Alberto Cirio accanto al senatore Tomaso Zanoletti, il sottosegretario Michelino Davico e numerosi consiglieri ed esponenti regionali, provinciali e comunali di destra e sinistra. Annunciati dal presidente dell’Ente Fiera Antonio Degiacomi intervengono Ezio Falco presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e  Luigi Barbero presidente dell’Ente Turismo Alba, Bra Langhe e Roero. Poi il dibattito coordinato dal giornalista del quotidiano “La Stampa” Gianni Martini, su temi sentiti da tutti come il completamento dell’Autostrada Asti – Cuneo. “Tra un anno arriverà a Cuneo”, assicura la presidente Gancia durante il suo discorso in apertura. “Questo è vero, ma non passerà da Alba”, risponde Marello. Infatti, secondo la programmazione attuale dell’opera, il tratto albese passerà sulla tangenziale di Alba supplente al previsto tunnel sotto il Fiume Tanaro.  Perciò, il sindaco spiega: “Avremo due autostrade: l’Asti – Alba e poi la Cherasco – Cuneo. Questa è una comunità che dal dopoguerra in poi ha dato tantissimo a questo Paese. Credo che non abbia ricevuto altrettanto sul piano delle infrastrutture e dei servizi. Siccome il progetto dell’autostrada è stato approvato, dovrebbe essere solo realizzato. Chiediamo la realizzazione dei lotti e poi il terzo Ponte sul Tanaro”.

Sui due lotti 2.5 attraversamento di Alba e 2.6 da Roddi a Cherasco, Cota risponde: “Li realizzeremo in fretta”. Ancora al presidente della Regione, il giornalista Martini chiede se l’Asl CN2 Alba – Bra gestirà il nuovo ospedale di Verduno. Cota dice: “L’Ospedale sarà completato e aprirà in tempi brevi durante lo svolgimento del mio mandato. A me interessa questo soprattutto. Poi l’organizzazione burocratica legata alla gestione degli ospedali sarà fatta e ottimizzata in base alle esigenze anche del territorio. Stiamo pensando a un piano sanitario che realizzi una razionalizzazione della spesa. Vogliamo fare questo mantenendo i piccoli ospedali e facendoli lavorare in rete. Questo è possibile eliminando gli sprechi. Si tagliano anticipando la spesa standard a livello di territorio”. Sull’argomento Maurizio Marello ricorda il Nuovo Ospedale Alba – Bra come grande esperienza di razionalizzazione sanitaria. Ma il sindaco di Alba spiega anche al ministro e ai presenti le difficoltà amministrative del Comune rispetto al Patto di Stabilità nonostante “La città ha una tradizione di buona amministrazione dal punto di vista finanziario. Significa che noi oggi abbiamo 19 milioni di euro in progetti approvati per investimenti, ma il nostro limite di spesa è solo di 5 milioni di euro imposto dal Patto di Stabilità 2007. Questo limita i nostri investimenti. Il problema è che il Patto non distingue tra Comuni virtuosi e non. Poi, questi vincoli cadono in un momento difficile della nostra economia nella quale noi potessimo fare investimenti massicci faremmo da volano. Dobbiamo uscire da questa situazione di empasse perché o si va nella direzione di un federalismo di autonomie degli enti locali altrimenti in questo parametro gli enti locali sono quelli più penalizzati”. Quindi, anche Marello spera nel federalismo. Ma a che punto è il federalismo? Chiede Martini. Roberto Maroni risponde: “La Lega Nord ha introdotto il federalismo nel dibattito politico più di 15 anni fa. Bisogna cambiare un sistema centralizzato dagli anni ’70 e ‘80 che ha prodotto una spesa fuori controllo in particolare quella sanitaria, che ha tolto la responsabilità della spesa a chi spende. Federalismo vuol dire responsabilizzare chi spende, creare le condizioni perché tasse e imposte pagate dai territori rimangano sui territori in una certa percentuale. L’altro giorno è stato approvato un decreto legislativo che assegna a comuni, provincie e regioni la partecipazione all’I.v.a. ed afferma il passaggio dalla spesa storica al costo standard in materia di Sanità”. Il sindaco di Alba accusa anche sui tagli dell’ultima finanziaria: Ci colpiscono pesantemente sulla spesa corrente. Mi pare che negli ultimi anni sia stato abbastanza facile trovare le risorse sui territori … Qualche taglio in più forse dovrebbe essere fatto al centro affinché tutto il Paese contribuisca in questo momento di difficoltà”.

Sull’argomento il ministro rammenta la necessità legata alla riduzione del “debito pubblico per il quale paghiamo 70 miliardi di euro d’interessi ogni anno”, sottolinea Maroni. Mentre Sergio Chiamparino ricorda che in Italia ci sono 125 miliardi di euro per evasione fiscale. Dibattito finito e il percorso a piedi accompagnato dal “Gruppo Storico Città di Alba” e da figuranti in costume medioevale verso il Palatartufo all’interno del Cortile della Maddalena dove il ministro Maroni ha tagliato il nastro per l’apertura ufficiale della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco D’Alba 2010.

(da Targatocn.it di Gisella Divino)

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