“Il presidente Egea spetta ad Alba” – dall’intervista su Gazzetta d’Alba

La scorsa settimana Gazzetta ha messo il dito nella piaga, facendo emergere la “questione nomine”. Per Egea e per le società collegate – ma non solo, come si vedrà più avanti – si prepara un giro di valzer che potrebbe trasformare i vertici. Il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto, presidente del Consiglio di sorveglianza Egea, ha detto di essere pronto a fare “un passo indietro”, ma non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino. Sentiamo che cosa gli risponde ora il Sindaco Maurizio Marello.

Giuseppe Rossetto la mette in guardia dalle colonne di “Gazzetta”: lei rischia di trovarsi solo, se andrà avanti con l’idea di cambiare le “pedine” in campo. In queste settimane, in effetti, il Comune gioca la partita decisiva in tema di controllo dei servizi pubblici legati all’acqua. Perché occorre cambiare, Sindaco? Che vuole?

 Il mio predecessore, da una quindicina di giorni, mi ha preso di mira con due successive aspre dichiarazioni a “Gazzetta”. Credo però che con questa discesa in campo abbia preso un abbaglio e stia inseguendo un bersaglio sbagliato. Rossetto si è risentito di alcune mie parole in cui auspicavo, per l’imminente rinnovo dei vertici Egea, una “nomina di peso”. Le ha interpretate come una critica alla sua presidenza del Consiglio di sorveglianza, quasi avessi detto che il nominato attualmente in carica, e cioè lui stesso, non fosse “di peso”. Mai pensato questo.  Il mio era un auspicio e un impegno per il futuro. Credo che le nomine fatte dal Comune, e particolarmente quelle in Egea, debbano riguardare persone autorevoli, la cui autorevolezza può derivare dalle cariche ricoperte così come dalla preparazione tecnico-professionale e dall’esperienza imprenditoriale. Soprattutto, come lei ricorda bene, in un momento in cui si gioca una partita molto delicata, quella del controllo sull’acqua, bene pubblico per eccellenza. Cosa io e la mia Amministrazione vogliamo è detto chiaramente nel programma con cui abbiamo vinto le elezioni, al quale vogliamo fedelmente attenerci.

Di quali società si parla? Può fare qualche anticipazione sui nomi?

 Arrivano a scadenza gli organi direttivi di molti enti e società partecipati dal Comune. Le cito l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, l’Ente Fiera del tartufo, l’Enoteca regionale di Grinzane Cavour, la Società intercomunale per i servizi idrici (Sisi), l’Azienda consortile per il trattamento dei rifiuti. E soprattutto l’Egea, di cui anche il Comune di Alba è socio, sia pure con una partecipazione non grande, assieme ad altri enti pubblici. Lo statuto affida ai soci di parte pubblica la designazione del presidente dell’assemblea (ruolo oggi autorevolmente ricoperto da Luigi Carosso) e di due membri del Consiglio di sorveglianza, uno dei quali destinato ad assumere l’incarico di presidente. Come per le altre nomine finora effettuate intendiamo muoverci seguendo due criteri fondamentali: quello della competenza e quello del rinnovamento. Sui nomi, mi permetta di non lasciarmi andare ad anticipazioni. Prima se ne deve parlare con tutti gli enti interessati: non siamo soli a decidere.

Non sempre lo spoils system dà i frutti attesi. Spesso conta anche l’esperienza. Non le pare?

 Certo che l’esperienza conta, e  anche noi sappiamo tenerla nella giusta considerazione. Ma se appellarsi all’esperienza vuol dire non cambiare mai , allora non ci stiamo. Se nel luglio scorso, appena eletto sindaco, avessi chiesto le dimissioni di tutte le persone nominate dal sindaco precedente in società ed enti vari, quello sì che sarebbe stato un gesto (criticabile) di applicazione dello spoils system. Ma ho preferito seguire una strada diversa, rispettando le naturali scadenze dei vari incarichi. Per quanto riguarda Egea, senza affatto voler prevaricare, e rifacendoci anche ad un patto para-sociale tra i soci pubblici che nella sostanza riteniamo ancora valido, crediamo che il Comune di Alba possa indicare la persona cui affidare la presidenza del Consiglio di sorveglianza. Non pensiamo che questo voglia dire isolarci dagli altri enti del territorio, cui spetterebbe comunque esprimere due designazioni, spero in una logica di rappresentanza reale e non di artificiosa spartizione sulla base dei diversi colori politici. Il problema vero, mi pare, è quello di avere un presidente del Consiglio di sorveglianza che, pur consapevole di dover rappresentare gli interessi complessivi della società, non dimentichi però di essere posto a interpretare, prima ancora, gli interessi degli enti che lo hanno prescelto, ed in particolare dei loro cittadini i quali  sono poi i clienti dell’azienda Egea. Sono anche questi, e non solo gli azionisti, che devono poter beneficiare della crescita dell’azienda, cosa che finora non ci è parso sia risultata tangibile immediatamente. Esempio tipico potrebbero essere le attese – disattese –  della riduzione alle tariffe del teleriscaldamento,  fatte balenare a seguito dell’entrata in funzione di Albapower.

 Alba rischia di trovarsi sempre più “isola” in un panorama nazionale e locale caratterizzato del centro-destra e in particolare dalla Lega nord. Bisognerà essere capaci di dialogare ed essere pronti a mediare?

 Beh, a dire il vero, siamo un’ “isola” per modo di dire. Non dimentichiamo mai che in questa provincia che appena due settimane fa ha massicciamente votato per il centro-destra ben sei delle sette maggiori città sono amministrate dal centro-sinistra. Comunque siamo ben consapevoli di trovarci con enti quali la Provincia e la Regione che hanno colore politico opposto al nostro. La cosa però non mi turba eccessivamente, dal momento che il mio obiettivo è quello di amministrare bene la città e non quello di affermare logiche di partito.  All’indomani dell’elezione del nuovo presidente Roberto Cota, gli ho mandato un telegramma di congratulazioni, auspicando che potesse instaurarsi tra di noi un rapporto di serena e proficua collaborazione istituzionale. Al dialogo quindi siamo pronti da sempre  e so bene che nel dialogo tutte e due le parti rinunciano a qualcosa per ottenere il risultato migliore per entrambe.

(da Gazzetta d’Alba del 13.4.2010)

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