Il Comune di Alba ha un avanzo di amministrazione di 9 milioni di euro
«Rendiconto consuntivo assolutamente straordinario in questo quadro generale di crisi»
Il Comune di Alba ha un avanzo di amministrazione di 9 milioni e 199 mila euro, 3 milioni in più rispetto all’anno precedente. Di questi 9 milioni, la quota utilizzabile ammonta ad 4 milioni e 642 mila euro.
E’ quanto emerso durante la presentazione del “Rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2012” approvato con i voti della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione Pdl – Lega Nord durante il Consiglio comunale di martedì 30 aprile nella sala consigliare del Palazzo comunale.
«E’ frutto di una buona amministrazione – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Leopoldo Foglino – anche in un anno particolarmente difficile come il 2012. Con risorse molto inferiori rispetto agli anni passati, siamo riusciti a mantenere e a migliorare i servizi per i cittadini, quelli comunali ma anche quelli atti a sostenere l’economia come le manifestazioni a supporto delle attività turistiche. Siamo riusciti a fare lavori pubblici per oltre 7 milioni di euro. Non potendo spendere, abbiamo utilizzato l’avanzo di amministrazione per estinguere totalmente mutui per 11 milioni di euro in cinque anni. Operazione che ci evita il pagamento di onerosi interessi passivi ed ha permesso di contenere al minimo l’aumento della tassazione locale che rimane la più bassa rispetto ad altre città della Provincia di Cuneo e ad altri comuni italiani. Questo grazie alla correttezza dei cittadini albesi che hanno puntualmente pagato le tasse consentendo al Comune di far fronte alle spese. Questo risultato nonostante il taglio dei trasferimenti statali per 1 milione e 750 mila euro che abbiamo solo in parte coperto con l’incremento dell’I.M.U. dello 0,05% sulle seconde case».
Di «rendiconto consuntivo assolutamente straordinario» ha parlato il Sindaco Maurizio Marello. «In un quadro generale di crisi – ha affermato il Sindaco – in cui ci sono enti anche poco lontani da noi che non riescono a chiudere i bilanci, noi chiudiamo un consuntivo con un consistente avanzo di amministrazione».
Oltre a ciò, secondo il Sindaco Marello, il Comune di Alba ha un patrimonio immobiliare stimato intorno ai 100 milioni di euro e non ha debiti. E’ un Comune solido. Il problema rimane il Patto di stabilità che non consente di spendere. Per il Sindaco, l’Amministrazione riuscirà a rispettarlo anche nel 2013 ma auspica uno svincolo che consentirebbe di realizzare opere pubbliche supportando così l’economia locale in un momento particolarmente difficile.
Il documento ha avuto un’ampia discussione con diversi interventi da parte di vari esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Per il consigliere Luca Magliano durante il 2012, l’Amministrazione «è riuscita a mantenere un livello di servizi e di qualità che ci permette di credere che il tessuto sociale della nostra città possa resistere anche ad alti livelli di crisi».
Il consigliere di maggioranza Adolfo Ricca ha ricordato che il Comune ha un’autonomia finanziaria arrivata al 94%.
Per il capogruppo opposizione Pdl Carlo Bo l’anno 2013 sarà difficile ed ha proposto l’istituzione di un tavolo bipartisan per valutare se ci sono capitoli di spesa dove si possono recuperare risorse. Secondo Bo, un dato che è sempre in aumento è quello della gestione dei rifiuti. E poi, altra spesa ingente, per il capogruppo opposizione, è quella relativa a teatro, museo e civico istituto musicale per servizi che, secondo Bo, sono utilizzati dall’1% degli albesi. Questi, alcuni dei motivi per cui l’opposizione ha votato contro.
A Carlo Bo ha risposto il Sindaco. Secondo Marello, sui costi della gestione rifiuti pesa ancora la scelta della precedente amministrazione di acquisto di un preselettore per 13 milioni di euro che ancora i cittadini pagano in bolletta. Sui costi del teatro, il Sindaco e l’Assessore Foglino hanno ricordato l’ingente taglio operato dall’attuale Amministrazione due anni fa che ha portato all’autofinanziamento degli spettacoli. Mentre per quanto riguarda i servizi culturali in generale, Marello ha affermato «come sindaco, finché avrò fiato, farò di tutto perché queste istituzioni possano continuare ad operare. Non sono semplici servizi a domanda individuale ma servizi fondamentali. Se pensiamo di uscire dalla crisi chiudendo la cultura, ne usciamo morti materialmente e spiritualmente».
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