I Sindaci Maurizio Marello e Bruna Sibille con l’Assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta in sopralluogo sul cantiere del nuovo ospedale Alba – Bra
Ieri, lunedì 3 novembre il Sindaco Maurizio Marello, il Sindaco di Bra Bruna Sibille, il Presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba – Bra Dario Rolfo, il Direttore della Fondazione Luciano Scalise, il Direttore Generale dell’ASL CN2 Alba – Bra Francesco Morabito e il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL CN2 Davide Adriano Sindaco del Comune di Lequio Berria insieme ad altri hanno accompagnato l’Assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta in sopralluogo sul cantiere del nuovo ospedale Alba – Bra in costruzione a Verduno.
Così è iniziato il lungo pomeriggio tra i vari esponenti e l’Assessore regionale cominciato alle ore 15.30 e terminato alle ore 20.00. Prima la visita al nuovo ospedale dove iniziano a prendere forma i vari reparti con le camere degenza dotate di bagni e accessori. Poi, un incontro a porte chiuse di due ore nelle sale del ristorante “La Cascata” di Verduno dove sono state palesate all’Assessore regionale le esigenze del territorio in materia sanitaria: la disparità di trattamento da parte della Regione tra la quota capitale dell’Asl CN2 e quella di altre Asl piemontesi, la necessità di impegno su un continuo flusso finanziario per terminare i lavori dell’ospedale e per renderlo operativo con tutti i servizi accessori come la strada, la rete fognaria, le apparecchiature, gli arredi etc., ma anche il mantenimento della qualità dei servizi all’interno dell’Asl CN2 Alba – Bra.
La sintesi dell’incontro è stata fatta in serata in una conferenza molto partecipata con numerosi Sindaci del territorio, personalità istituzionali, personale dell’Asl, esponenti di alcune imprese del territorio.
Davanti a tutti, l’Assessore Saitta ha assicurato che la Regione Piemonte continuerà ad erogare i flussi finanziari necessari per il completamento dell’ospedale. Mentre per quanto riguarda la disparità sulle quote capitali ha promesso l’introduzione di elementi di correzione sulla questione già dal 2014. Durante lo stesso incontro, l’Assessore non ha nascosto le attuali difficoltà della sanità piemontese spiegando il lavoro già iniziato e diretto a salvare la sanità pubblica.
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