I Comitati di Quartiere di Alba hanno un nuovo Regolamento

Elezioni indette dal sindaco entro tre mesi. I nuovi membri non potranno avere cariche in società partecipate dal Comune o essere segretari o coordinatori di una formazione politica

I Comitati di Quartiere di Alba hanno un nuovo Regolamento approvato con i voti della maggioranza nel Consiglio comunale di venerdì sera 25 marzo scorso. Dopo sedici sedute e mesi di lavoro, la “Commissione permanente dello Statuto e del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale” presieduta dal consigliere di maggioranza Luca Magliano ha rivisto i confini dei quartieri e la precedente regolamentazione sull’argomento approvata il 17 maggio 2007.

Secondo l’avvocato Magliano,l’impostazione fondamentale non è mutata. Mantenuti la spontaneità della costituzione e gli organi: assemblea, consiglio e presidente. Precisato che il presidente è un consigliere eletto tra i consiglieri”. Dettagliate le modalità elettorali: le elezioni sono indette dal sindaco e la prima elezione ed il rinnovo dei Consigli devono avvenire contestualmente per tutti i quartieri. Sarà possibile un solo Comitato per quartiere. La durata in carica passa da tre a cinque anni per far corrispondere la durata del comitato con quella elettorale. Potranno candidarsi a consigliere i residenti del quartiere, gli esercenti attività economiche e, se previsto dagli statuti dei singoli quartieri, i legali rappresentanti delle associazioni aventi sede nel quartiere stesso.

Altra novità: secondo la nuova disciplina, il membro del Consiglio di quartiere non potrà avere cariche  in società partecipate dal Comune o essere segretario o coordinatore di una formazione politica. Queste persone potranno votare ma non candidarsi”, precisa Magliano. Ciò “al fine di garantire la massima autonomia dei rappresentanti dei comitati di quartiere rispetto ai vincoli correlati ad incarichi amministrativi, politici e professionali”, si legge nella delibera.

Durante il Consiglio comunale sul documento arrivano otto emendamenti di modifica: due proposti da Magliano, sei presentati dall’opposizione. La minoranza Pdl e Lega Nord chiede la possibilità di candidatura a consigliere per tutti i residenti senza distinzioni; chiede che le elezioni per il rinnovo del Consiglio siano indette dallo stesso Consiglio uscente e saranno valide se alle stesse consultazioni parteciperanno almeno 50 aventi diritto al voto, mentre il regolamento prevede che “Le elezioni vengono indette dal sindaco in accordo con il comitato promotore o con il Consiglio di quartiere uscente”. L’opposizione chiede anche che “Potranno votare per il Consiglio di Quartiere i residenti maggiorenni nel quartiere nonché gli esercenti un’attività commerciale ivi operanti e, se previsto dallo statuto del Comitato, i legali rappresentanti delle associazioni culturali, ricreative, sportive e di volontariato aventi sede nel medesimo. Si potranno esprimere da una a tre preferenze mentre i regolamento prevede “Potranno votare per il Consiglio del Quartiere i residenti maggiorenni nel quartiere, esprimendo una sola preferenza”. Su questo Magliano dichiara:in fase elettorale sarebbe difficile e complesso verificare se il votante è esercente attività commerciale o legale rappresentante di associazione”.  L’opposizione chiede anche il mantenimento dei comitati esistenti fino a scadenza del mandato mentre il nuovo regolamento prevede rimarranno in carica fino alle prossime elezioni previste entro tre mesi dall’approvazione del nuovo regolamento.

Sugli emendamenti non c’è accordo. Ogni schieramento vota contro le proposte dell’altro e la delibera passa con il voto della maggioranza. A Consiglio finito Magliano, spiega ai giornalisti: “se ne poteva parlare meglio durante le sedute di Commissione ma i due consiglieri di opposizione hanno partecipato a pochissimi incontri”.

Il nuovo regolamento non piace a Domenico Boeri presidente del Comitato di quartiere “San Cassiano”. Secondo la nuova normativa il coordinatore del Pdl albese non potrà mantenere il doppio incarico. Mentre il consigliere di maggioranza Luigi Garassino plaude il lavoro ma dice: “Avrei visto bene la possibilità di partecipazione anche per i giovani di 16 anni”, mentre il regolamento prevede un’età minima di diciotto anni. Plaude alla nuova disciplina anche il sindaco. Per Maurizio MarelloOttimo lavoro. Si è fatta molta chiarezza sul valore delle frasi dell’articolo 54 dello Statuto comunale”.

(pubblicato su Targatocn.it di Gisella Divino)

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