Grinzane Cavour – il Sindaco di Alba Maurizio Marello alla presentazione del libro di Tomaso Zanoletti: «Sulle risorse ci sono meno possibilità. Ci sono i tagli, il Patto di stabilità, non ci sono più alleati con cui collaborare ma da cui difendersi»

«L’Amministrazione di una città non nasce mai dal nulla ma è frutto di una storia. E la nostra è una storia di sostanziale buona amministrazione dal dopoguerra in poi e non deve essere dimenticata. È una storia da cui attingere e da rispettare».

 

È quanto ha affermato il Sindaco di Alba Maurizio Marello durante la presentazione del libro “Uno sguardo dalle torri. 1963-2015” scritto da Tomaso Zanoletti (L’Artigiana, Alba, settembre 2015) sabato 14 novembre nella sala conferenze del Castello di Grinzane Cavour.

 

Accanto all’autore, Sindaco di Alba dal 1977 al 1990 e ad Ettore Paganelli Sindaco dal 1963 al 1970, il Sindaco Marello ha sottolineato: «Al di là delle singole opinioni, rincontrando gli ex Sindaci di Alba in questi anni ho ritrovato un bel clima. Il confronto deve essere serrato ma il rispetto e la capacità di essere uniti sulle grandi questioni deve venire prima di tutto».

 

Per quanto riguarda il libro di Zanoletti, il Sindaco ha affermato: «E’ un volume utile per ripercorrere i fatti che hanno segnato la nostra città. L’eredità da noi ricevuta in quegli anni è importantissima. Nei lavori pubblici, nelle infrastrutture, nel sociale con i mini alloggi per anziani, una rete di servizi che Zanoletti intercettò, si è rivelata indispensabile oggi. È stato un modello anche la nascita dei centri sportivi luoghi di formazione, di crescita e di prevenzione per i nostri giovani. Negli anni del mandato del Sindaco Zanoletti si sono incrociati due fattori fondamentali: le risorse con le capacità. Sui finanziamenti attualmente ci sono meno possibilità rispetto ad allora. Ci sono i tagli, il Patto di stabilità, non ci sono più alleati con cui collaborare ma da cui difendersi. Oggi Alba ha il 94% delle risorse pagato dai cittadini attraverso imposte e tasse. Quindi, la priorità è fare gli interventi bene che siano un grande investimento per il futuro. Raccolgo dal libro l’importanza di una squadra e di una comunità impegnata nel lavoro».

 

All’incontro moderato dal giornalista del quotidiano “La Stampa” Roberto Fiori, l’ex Sindaco Tomaso Zanoletti ha sottolineato: «Ho fatto questo libro per ricordare il lavoro di tanti a cui devo molto affinché non vengano dimenticati personaggi che hanno contribuito al progresso della nostra comunità ma anche perché stiamo vivendo un momento complicato e si tratta di riflettere sul presente per realizzare un futuro».

 

A delineare il fil rouge del libro è stato Ettore Paganelli: «La vicenda inizia nel 1963 quando Zanoletti arriva ad Alba. È l’anno in cui io inizio la mia attività di Sindaco. Di tutta l’attività svolta da Zanoletti ci sono aspetti fondamentali: continua il percorso dei suoi predecessori. Inserisce pienamente la città nel territorio. Ha fatto di Alba la capitale delle Langhe e del Roero insieme a Bra e l’ha ben contestualizzata nella provincia. Durante la sua legislatura nascono il Consorzio Depurazione Acque, il Consorzio Rifiuti. C’è anche la battaglia contro l’Acna di Cengio ed è stata una lotta vincente. Quella perdente è stata sul tribunale».

 

L’incontro è stato un dialogo a più voci a cui hanno partecipato anche l’ex Presidente della Provincia di Cuneo Giovanni Quaglia e l’ex esponente della Democrazia Cristiana cuneese Giorgio Aimetti.

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