GIU’ LE MANI DAL NOSTRO TRIBUNALE.

Su invito del Sindaco di Alba Avv. Maurizio Marello,  stamane si sono riuniti nella sede del Comune i rappresentanti delle forze politiche ed istituzionali (sen Zanoletti, assessore Cirio, avv. Rizzo assessore del Comune di Bra, on. Paganelli, la presidenza dell’Ordine degli Avvocati). La riunione, fissata da tempo, ha ribadito la presenza di tutti i requisiti stabiliti dalla legge per il mantenimento dell’attuale sede del Tribunale e della Procura della Repubblica di Alba, anzi sussistendo elementi per un suo potenziamento.

Si è fatto il punto delle azioni di difesa intraprese finora in particolare di diffusione dei dati che confermano la rilevanza delle attività del Tribunale albese.

I presenti hanno confermato e concordato l’impegno ad operare perché le giuste ragioni finora evidenziate ottengano il dovuto riconoscimento in sede ministeriale.Il tavolo di lavoro così costituito proseguirà le sue attività con impegno costante, monitorando con continuità lo stato di attuazione della riforma delle circoscrizioni giudiziarie.

I rappresentanti delle istituzioni presenti, ivi compreso l’on.  Guido Crosetto (ex sottosegretario alla difesa) che ha comunicato l’adesione all’iniziativa, hanno confermato il loro impegno per una battaglia politica nell’interesse superiore del territorio, insieme a tutte le forze economiche e sociali.

Anche per questo, il comunicato stampa del Sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, in cui si da per deciso il presunto accorpamento del Tribunale di Alba a quello di Asti è destituito di ogni fondamento.
Infatti il Governo, allo stato, non ha assunto alcuna decisione in merito e, alla luce dei criteri contenuti nella delibera parlamentare in materia di razionalizzazione degli Uffici Giudiziari, si ribadisce che il Tribunale di Alba possiede tutti i requisiti per continuare ad esistere in piena autonomia.
La forze politiche e sociali albesi, quindi, sono impegnate nella difesa del proprio Tribunale, che è tra i più efficienti in Piemonte e risponde alle esigenze di una vasta area, particolarmente significativa dal punto di vista economico e produttivo.

Dichiara il Sindaco Maurizio Marello: “Nessuno pensi di sopprimere il Tribunale Albese. Uno dei primi in Piemonte ed in Italia per efficienza, con un bacino d’utenza di oltre 200.000 persone. Negli ultimi trentanni si è costruito un nuovo Palazzo di Giustizia, le  nuove Carceri e si è ampliata la circoscrizione sino a Carmagnola ed alle porte di Torino.

So bene che qualche esponente politico locale – per interderci l’on. Enrico Costa – vorrebbe difendere la sopravvivenza del Tribunale di Mondovì magari anche a scapito di quello di Alba. Fatto questo che in base ai numeri ed alla rilevanza territoriale è privo di qualsivoglia fondamento. Mi conforta il fatto che tutte le forze politiche, sociali ed economiche, siano disponibili ed impegnate a difendere in ogni sede l’autonomia del nostro Tribunale.

Nell’albese si concentra una significativa parte della produzione economica del cuneese. Abbiamo difeso con determinazione la nostra Azienda Sanitaria (iniziando ad ottenere qualche significativo risultato) ed il  nuovo Ospedale e così faremo per il Tribunale. Siamo un territorio che sta contribuendo a tenere in piedi, in un momento difficile, l’economia del Paese e difenderemo sino in fondo ed in ogni modo il nostro impegno per l’Italia. Ciò che generazioni di lungimiranti amministratori locali hanno conquistato e costruito in decenni di lavoro non ci verrà portato via in pochi attimi, ne  da concorrenti politici, ne da coloro che ora ci governano e nei quali continuo a riporre  fiducia e speranza nell’interesse del Paese.

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