Emergenza abitativa in Alba

In  risposta   alla problematica sollevata  dal   Laboratorio sociale autogestito sul giornale Targatocn.it:

http://www.targatocn.it/2012/09/08/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo…

 

“Fin dal primo momento del mio insediamento a Sindaco di Alba, mi è ben presente la problematica sollevata dal Laboratorio sociale autogestito.
La significativa divaricazione tra la crescente offerta di alloggi (tutti di livello medio-alto) e la crescente domanda di casa (indirizzata su un livello più popolare) è stata uno dei temi portanti della nostra opposizione all’Amministrazione che ci ha preceduto. Quindi la conosciamo e cerchiamo di affrontarla da molto tempo. Da quando sono sindaco, mi sono impegnato ad accrescere, anche con la collaborazione dell’ATC, la disponibilità di alloggi per le categorie più disagiate. Qualche risultato significativo lo abbiamo raggiunto, pur in presenza di un drastico calo delle disponibilità finanziarie. Abbiamo impostato progetti ambiziosi per la costruzione di edifici di edilizia sovvenzionata  e concordata per centinaia di alloggi.
Purtroppo, la realizzazione di tali progetti (il cui iter approvativo è già arrivato al termine) dipende ancora una volta da finanziamenti che sono sempre più difficili da ottenere e dalla collaborazione di privati, che pur non mancherebbe.
Soprattutto, poi, abbiamo agito rimettendo in moto l’approvazione di un nuovo Piano regolatore, in cui sono individuate aree per edilizia popolare, prima completamente esaurite. Infine, compiendo notevoli sacrifici in nome di una chiara scelta politica, abbiamo destinato fondi da assegnare al Consorzio socio-assistenziale per venire incontro a quella “emergenza abitativa” che sentiamo sempre più pressante.
So che quanto si riesce a fare non è mai sufficiente. Ma vorrei non si pensasse che non si fa mai niente. E, mi si creda, quelli che vengono definiti “gli sfarzi della Fiera del tartufo” (che pur sono importanti per mantenere vitale l’economia cittadina) non distolgono affatto il mio pensiero dal disagio che tanti concittadini stanno vivendo”.

Maurizio Marello

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