“Dalla virtù dei conti a quella ambientale. Con un occhio a Obama e tifando Bersani”
(da “L’intervista” a cura di Beppe Malò pubblicata su Il Corriere di Alba, Langhe e Roero in edicola)
Sindaco Marello, cominciamo con un accenno all’anno appena chiuso. E’stato veramente un funesto anno bisestile o, nel 2012, c’è stato qualcosa da salvare?
Per Alba c’è molto da salvare e credo di poter parlare di un anno straordinario specie se confrontato con il momento generale assai delicato. E’ stato l’anno dell’azzeramento del debito (abbiamo estinto anticipatamente negli ultimi tre anni oltre 11 milioni di euro di mutui); l’anno della “virtuosità” riconosciutaci dal Governo insieme ad altri 138 Comuni italiani (su 8 mila) e questo ci ha consentito di avviare e terminare molti lavori pubblici in deroga al patto di stabilità. E’ stato l’anno in cui Alba ha nuovamente incrementato la presenza di turisti soprattutto stranieri con una grande “Primavera del vino, del gusto e della cultura” e un’eccellente “Fiera del Tartufo”. L’anno in cui Alba è stata insignita al Parlamento Europeo del prestigioso riconoscimento di “Città europea dello Sport per il 2013”. E questo solo per citare alcuni importanti traguardi.
Il 31 dicembre è stato necessario accogliere il decreto regionale del 20 novembre in materia di liberalizzazione del commercio. Le conseguenze, ormai è chiaro, potranno creare problemi sia di tipo urbanistico, sia di tipo economico. Si potrà fare un passo indietro nel 2013?
Lo spero. Questa è l’ennesima dimostrazione che i Comuni, che sono la vera spina dorsale del nostro Paese, vengono costantemente umiliati attraverso decisioni che fanno perdere loro competenze in svariati settori. Per quanto riguarda il commercio le liberalizzazioni selvagge del governo Monti hanno prima tolto ai sindaci la potestà sugli orari di apertura e adesso anche in materia di localizzazione delle medie strutture del commercio (quelle sino a 2.500 mq di superficie di vendita, ndr). Noi, come tutti, non potevamo che adeguarci, ma questo comporta il venir meno di poter pianificare e programmare il sistema della distribuzione e dell’offerta commerciale sul proprio territorio. Alla faccia del federalismo e del primato delle autonomie locali!
Se, come detto nel Consiglio del 27 dicembre, Alba potrà giovarsi solo nella misura di 150 mila euro dei minori tagli previsti dal Governo, resta possibile la prospettiva di una revisione degli aumenti fiscali previsti a bilancio per il prossimo anno?
Sì. Come ho dichiarato, se lo Stato ci ridurrà il taglio dei trasferimenti e nei primi mesi dell’anno saranno accertate maggiori entrate dell’Imu, porteremo in Consiglio la riapprovazione del bilancio di previsione per ridurre le tasse, a partire dalla Tares, la nuova tassa sui rifiuti voluta dal Governo Monti che, come per l’Imu, comporterà aumenti che andranno a finire a Roma nella misura di 30 centesimi ogni metro quadro. Per il momento credo sia stato molto importante approvare come sempre entro la fine dell’anno il bilancio di previsione, cosa che pochi Comuni hanno fatto. Questo ci consentirà di iniziare a lavorare in questo 2013 da subito, senza incertezze o perdite di tempo. Non è stato facile visti i tagli dei trasferimenti dello Stato che ricordo per l’ennesima volta in tre anni sono stati del 70% (da 6,4 milioni a 2,2 milioni). Roma restituisce poco più di 2 milioni a fronte del fatto che, come ha ricordato il nostro bravo assessore alle Finanze Franco Foglino, gli albesi versano complessivamente a Roma solo di Irpef circa 200 milioni di euro. Insomma ci ritorna l’1 per cento!
Come sindaco, cosa teme di più dai prossimi mesi?
Temo per il debito pubblico che nonostante i tanti sacrifici chiesti agli italiani continua ad aumentare. Temo per un’economia che è strozzata dalla mancanza di crescita e di lavoro. A fronte di ciò vedo una classe politica che pensa ad altro, alla propria salvezza più che a quella del Paese e lo dimostra la mancata approvazione di una nuova legge elettorale, fatto gravissimo come del resto ha sottolineato molto più autorevolmente di me il Presidente Napolitano.
Nel saluto di fine anno lei ha indicato nella solidarietà e nei valori dell’unità e amicizia come strumenti in grado di portare in porto una barca oggettivamente carica di problemi. Non crede che queste pur nobili cose, da sole, non basteranno?
Questi valori da soli non bastano, ma senza di loro non si esce dalla crisi; come diceva don Milani, dai problemi comuni uscirne insieme è la politica, uscirne da soli è l’avarizia. Unità e solidarietà, intanto, sono elementi di coesione sociale e per aggiungere un altro timore all’elenco, temo anche per la pace sociale soprattutto nelle grandi città. Quando manca il lavoro, non ci sono prospettive e cresce il senso di ingiustizia sociale anche a fronte di privilegi e corruzione pubblica e privata, qualche rischio sociale c’è. In secondo luogo unità e solidarietà possono essere il modo, il “come” uscire dalla crisi, sostituendo all’individualismo, all’edonismo e al consumismo che hanno imperato negli ultimi vent’anni del secolo scorso, altri stili di vita più “umani”.
Lavoro e occupazione. C’è chi pronostica un 2013 senza pietà. Cosa pensa che possa accadere nella nostra città?
Il dato di disoccupazione nell’Albese è molto più basso anche solo rispetto al resto della Provincia di Cuneo. Ma nell’ultimo anno anche da noi ci sono stati lavoratori che hanno perso il proprio impiego, ma soprattutto si è manifestata la difficoltà a trovare un nuovo lavoro o un primo lavoro per i giovani. Alcuni settori come il tessile, l’edile e anche taluni comparti del commercio sono in sofferenza. Altri come l’agroalimentare tengono. Altri ancora come il settore vitivinicolo, che per primo aveva risentito della crisi nel 2009, sono in significativa ripresa; il turismo, poi, continua a crescere. Confido nel fatto che il nostro tessuto economico-produttivo è nel suo insieme solido e si è attrezzato prima di altri per affrontare i nuovi problemi. I nostri imprenditori sono capaci e determinati. Ce la faranno. Ne sono sicuro.
Province e Regioni, per motivi diversi, sono in grandi difficoltà. Come impatta questa incertezza sul 2013?
Quando sottolineo l’importanza dell’azzeramento del debito e della solidità dei nostri conti, lo faccio perché costituisce il traguardo più importante della nostra amministrazione. In tre anni il mondo è cambiato. Chi, nel pubblico come nel privato, lo ha capito per tempo e si è adeguato, oggi riesce ad affrontare con meno ansia la crisi. Chi non lo ha fatto oggi è in grande difficoltà. In generale le Regioni in taluni casi hanno continuato a vivere al di sopra delle loro possibilità, facendo debito; in altri abbiamo assistito a vergognosi atti di spreco del denaro pubblico. Hanno poi subito pesantissimi tagli dallo Stato in materia sanitaria e socio assistenziale che si stanno ripercuotendo negativamente in questi servizi fondamentali per i cittadini. Le Province che nel passato avevano costruito macchine amministrative spesso elefantiache e vivevano di trasferimenti, con i tagli sono piombate in uno stato di totale “apatia”. Per quanto ci riguarda, da qualche mese entrambe stanno facendo fatica a onorare gli impegni presi con chi lavora per loro in settori quali la sanità, l’assistenza e i trasporti. Ho fatto mio, il grido di dolore delle cooperative albesi che operano nel settore socio-assistenziale (che ho ricevuto prima di Natale) e che da mesi attendono i pagamenti e che corrono il rischio di non poter più onorare gli stipendi.
Scuola media alla Moretta e cortile della Maddalena: cosa vedremo quest’anno?
Vedremo “crescere il cantiere” della Maddalena che è partito lo scorso mese di dicembre e per la primavera del 2014 sarà ultimato il recupero dell’edificio dell’ex-palestra, dove troverà sede l’Istituto Civico Musicale e la nuova sala polifunzionale “Beppe Fenoglio”. Per la nuova scuola media della Moretta i progetti sono pronti ed è stata inserita nel Piano triennale delle opere finanziata dall’avanzo di amministrazione. Il problema è il patto di stabilità, ossia la possibilità di spendere i soldi che abbiamo. Sotto questo profilo sto lavorando sia con il presidente Cota che con l’assessore Cirio, che ringrazio per la disponibilità, per trovare dalla Regione la collaborazione per superare questo ostacolo.
Può darci almeno tre indizi per provare che il 2013 sarà un anno in cui, almeno nella sua seconda parte, le cose potrebbero cambiare?
Sul piano globale la riconferma di Obama alla presidenza degli Stati Uniti. Su quello locale l’adesione di Alba al “Patto dei Sindaci” e la sua candidatura con Padova e Ancona a essere nel ristretto gruppo delle città europee che lavoreranno per non subire i cambiamenti climatici, ma anzi per governarli verso un esito positivo. Ciò significa porre le basi per costruire una “virtuosità ambientale”, unica vera strada per un cambiamento nella qualità della vita e nell’economia nel medio e lungo periodo. Sul piano nazionale, più che un indizio è un auspicio l’affermazione del centrosinistra guidato da Pierluigi Bersani alle prossime elezioni politiche.
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