Consiglio Comunale n. 46 del 3 luglio 2013

Assenti i Consiglieri: Zunino (PdL) e Prunotto (PdL) che arriverà alle 20

Il Consiglio è iniziato alle 18,15 – purtroppo la sintesi inizia dalle 18,45 per cui non si riportano le sintesi delle due comunicazioni, di cui però si indica l’argomento, e manca l’intervento della Consigliera Giovannini (PD) relativo al femminicidio.

  • Comunicazioni

–          Il Presidente Cavalli ricorda che l’otto giugno è stato ucciso in Afghanistan il capitano dei bersaglieri Giuseppe La Rosa ed invita ad un minuto di silenzio.

–          Ricorda che il ventotto maggio il Parlamento ha votato all’unanimità la Convenzione di Istanbul per il contrasto della violenza sulle donne.

Giovannini (PD) ha sottolineato l’importanza dell’atto parlamentare ed ha ricordato che il Consiglio Comunale di Alba ha approvato all’unanimità, nella riunione del 30 luglio 2010, una mozione per vietare l’uso di immagini femminili irrispettose nella pubblicità, sul territorio comunale.

Tripaldi (Alba città per vivere) confessa che durante il minuto di silenzio per ricordare il militare italiano ucciso in Afghanistan ha rivolto un pensiero anche a Barbara De Anna, morta il 21 giugno, la funzionaria italiana dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) era stata ferita a Kabul in un attentato il 24 giugno. “Il massimo rispetto va alla famiglia di Giuseppe La Rosa ma fermo e deciso vuole essere l’atteggiamento nei confronti di una missione che ha la pace solo nel nome. Sono 53 i morti italiani dal dicembre 2001 e 39 da quando questo Consiglio è in carica. Alcuni rappresentanti della società civile afghana hanno più volte sottolineato che i loro concittadini vogliono la pace perché della guerra, che provoca morte e distruzione, sono tutti stanchi. Le armi, proseguono, non risolvono i problemi semmai ne creano altri. I negoziati di pace, quella vera, sono l’unica soluzione. Ritengo, a nome di Alba città per Vivere, doveroso sottolineare questi aspetti per far sì che non si dimentichi dell’Art. 11 della nostra Costituzione più volte violato.
Lo sottolineo in maniera più marcata oggi visto che in questi giorni si sta decidendo la sorte degli F35 che già all’inizio della consigliatura erano stati oggetto di un odg presentato dalla nostra lista e approvato con in voti della maggioranza.”

Bo (PdL) ricorda che la guerra in Afghanistan è iniziata nel 2001 e la situazione sociale del paese, anziché migliorare, è notevolmente peggiorata. La missione dei nostri militari proseguirà almeno fino a tutto il 2014 e nel 2012 è costata ai cittadini italiani 658 milioni di euro. Ritiene che bisognerebbe pensare a destinare queste risorse, almeno in parte, per l’emergenza sociale che stiamo vivendo a causa della crisi economica.

Marello ritiene importante la comunicazione sul tema del femminicidio. Sottolinea che il recente fatto di cronaca avvenuto a Bra è il segno di quanto ancora debba essere fatto, anche sul nostro territorio, per contrastare la cultura della violenza sulle donne. Giudica opportuno promuovere e sostenere attività di prevenzione e sensibilizzazione assieme alla Consulta delle pari opportunità. Considera importante individuare una data ed un luogo per una giornata cittadina di sensibilizzazione sul problema.

Ritiene che la situazione in Afghanistan deve trovare una soluzione diversa da quella armata. E’ giunta l’ora di far tornare a casa i militari perché i fatti dimostrano che questa azione non ottiene risultati. Menziona anche le altre parti del mondo che stanno vivendo momenti di guerra e di tensione a cui prestare molta attenzione.

  • Interrogazioni

–          Castellengo (PdL), a seguito della chiusura del parcheggio libero di via Liberazione, chiede al Sindaco se non ritiene opportuno reperire una nuova area da adibire a parcheggio libero, ubicato all’ingresso della città e collegato al centro con un servizio di autobus.

Minuto ricorda che il parcheggio, ora chiuso, era stato istituito per il rifacimento di piazza San Paolo con la costruzione del parcheggio sotterraneo voluto dall’Amministrazione Rossetto. Il nuovo Piano regolatore prevede nuovi parcheggi a ridosso del centro storico ed un’area in corso Asti come parcheggio di interscambio. Ora si attende la definitiva approvazione del piano ed il reperimento delle risorse.

Castellengo replica che, pur ammettendo che nel nuovo PRG siano indicati nuovi parcheggi, è necessario dare risposte, precise ed a breve, a chi non può permettersi di pagare. (segnalo che Castellengo era Assessore della Giunta che ha anche vincolato per venti anni 1.300 parcheggi a pagamento tra centro storico e zone adiacenti)

–          Canova (PdL) considerato che la Giunta ha deliberato la realizzazione di un chiosco per la vendita di gadget, che c’è una discordanza nelle dimensioni proposte e che l’importo per la realizzazione dell’opera, indicizzato al metro quadro, è molto elevato, chiede di conoscere le reali dimensioni dell’opera, se il costo incide sulla durata della concessione gratuita, quali sono i benefici economici per l’amministrazione e se sono state interpellati i commercianti e gli esercizi della zona.

Il Sindaco dichiara che l’Amministrazione cerca di dare risposte alle necessità di Alba anche inventandosi qualcosa di nuovo. Infatti il parcheggio provvisorio di via Liberazione fu realizzato proprio per dare risposte immediate alla città a seguito della scelta della precedente Giunta di costruire il parcheggio sotterraneo in piazza San Paolo e di vincolare 1.300 parcheggi blu. Il chiosco è stato pensato per migliorare l’accoglienza turistica all’ingresso della città. Per reperire risorse si è fatto un bando pubblico per la zona di porta Garibaldi, dove storicamente c’era il casello del dazio e sono state suggerite delle misure per il manufatto. Al bando c’è stata una sola manifestazione di interesse da parte di Alba Way che propone un progetto più ampio studiato dall’architetto coreano Kim Hyun Seok, comprenderà uno spazio di vendita gadget ed info-point turistico, un piccolo magazzino ed i servizi igienici pubblici accessibili anche a disabili. Sarà realizzato in ferro e vetro con una copertura verde che richiamerà le colline di Langa. La spesa prevista è di circa 300.000 euro a carico di Alba Way a cui verrà data in cambio la concessione per 25 anni. L’accatastamento, a carico della concessionaria, sarà fatto a favore del Comune. Il Sindaco si augura che possa essere realizzato per la Fiera del Tartufo di ottobre.

Per Canova in qualche modo le perplessità sono state fugate, anche se rimane il dubbio sul costo eccessivo: 300.000 euro per 70 metri quadri equivalgono a 4.300 euro al metro quindi l’indicizzazione sulla durata è abbastanza elevata. Chiede se c’è un vantaggio diretto per il Comune e se sarà possibile vincolare l’affidamento della costruzione a ditte albesi. I prodotti promozionali di Alba sono già venduti da alcuni commercianti quindi ci potrebbe essere un’indebita agevolazione alla società del chiosco.

Marello replica che l’idea è stata sollecitata da commercianti della stessa piazza ed il bando è stato fatto nella massima trasparenza. Il vantaggio economico è nel fabbricato che rimane di proprietà comunale. Il preventivo è stato analizzato dall’Ufficio Tecnico che ha valutato per i soli servizi igienici autopulenti a gettone una spesa di circa 80.000 euro.

–          Canova (PdL) segnala che in corso Unità d’Italia nr. 9 vi sono immobili in stato di abbandono e degrado tali da essere pericolosi per chiunque vi si avvicini e chiede quali sono le intenzioni della Giunta per la messa in sicurezza del fabbricato, i tempi di realizzazione e se vi sono gli estremi per agire in regime di urgenza.

Marello dichiara che la situazione è conosciuta, il 28 marzo è stato segnalato un muro pericolante e nel corso del sopralluogo del 4 aprile si è constatato il crollo del tetto ed una crepa pericolosa in un muro. Il Sindaco ha emanato un’ordinanza per imporre la messa in sicurezza dell’area, a cui seguirà una segnalazione alla Procura ed una sanzione nel caso i proprietari non intervengano adeguatamente. Nei giorni scorsi sono giunte notizie di un progetto di ristrutturazione, nel caso non si proceda si farà un’ordinanza di demolizione.

Per Canova un solo progetto di ristrutturazione non risolve il problema perché i proprietari sono due. Ritiene che il Comune debba intervenire a mettere in sicurezza il fabbricato addebitando il costo ai proprietari e che la soluzione migliore sarebbe la demolizione.

–          Cavalli (PdL) fa seguito al fatto che l’elicottero del servizio 118 il 14 giugno non è potuto atterrare nell’eliporto della H Zone perché era in corso una manifestazione e chiede se la manifestazione era autorizzata, se si sono verificati altri episodi simili, se l’autorizzazione ad usufruire dell’eliporto interno della Ferrero è stata chiesta dal Comune o dalla Direzione dell’Asl e se è stato programmato un incontro tra il Comune, l’Asl e i responsabili del 118 per evitare simili inconvenienti.

Marello dichiara che la situazione non deve più ripetersi e fornirà a breve una risposta scritta, come richiesto da Cavalli.

  • Delibere

–          Decima variazione al bilancio di previsione 2013.

–          Permuta terreni in loc. S. Rosalia.

Foglino spiega che la variazione di 1.000 euro fa seguito alla permuta tra un terreno privato ed uno pubblico.

Marello chiarisce che la permuta è dovuta al fatto che nelle mappe catastali c’è un pezzo di strada comunale (superficie mq. 95) che risulta su un terreno privato ed un cortile che risulta su un terreno pubblico (superficie mq. 161) . Questi casi, in genere, vengono alla luce quando un privato deve eseguire dei lavori per cui è necessario attenersi agli estratti di mappa catastale e questa non corrisponde alla realtà.

 

VOTI A FAVORE 14 (tutta la maggioranza)

ASTENUTI 5 (tutta l’opposizione)

–          Adesione formale al Patto dei Sindaci promosso dalla Commissione Europea sulle politiche energetiche sostenibili.

Scavino illustra la delibera che fa seguito all’adesione formale di Alba al Patto dei Sindaci avvenuta il 6 luglio 2012 con delibera della Giunta Comunale. L’Unione Europea si è impegnata a rispettare l’obiettivo 20-20-20, cioè a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando del 20% l’efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti rinnovabili. Il Patto dei Sindaci coinvolge 4.000 Comuni ed Alba ha già iniziato il percorso verso un Piano regolatore ambientale. Le emissioni di CO2 nella nostra città erano di circa 102.000 tonnellate/anno nel 2001 e si sono ridotte a 95.000 tonnellate nel 2012, l’obiettivo del 2020 prevede un’ulteriore riduzione di 20.000 tonnellate. Sarà approntato un piano articolato su molti interventi: rifiuti, emissioni, risparmio energetico, illuminazione pubblica.

Paglieri (PD) chiede perché presentare la delibera al Consiglio Comunale se l’adesione al Patto dei Sindaci è già stata fatta il 6 luglio del 2012.

Per Bo (PdL) è stato un passo importante la decisione del 2007 dell’Unione Europea di aderire al protocollo di Kioto. Si deve però tenere presente che l’UE produce il 14% delle emissioni di CO2 mondiali, gli USA il 25% e la Cina il 20% perciò la riduzione europea inciderebbe per il 3% a livello mondiale. Il Consigliere ritiene assolutamente necessario un intervento al livello mondiale.

Bonardi (Con Marello per Alba attiva e solidale) giudica importante l’impegno che Alba ha assunto e ricorda che il lavoro è iniziato nel 2011 (vedi Consiglio Comunale nr.21 del 25 maggio 2011) a seguito di un odg presentato da Garassino. La prossima settimana la seconda Commissione lavorerà anche per individuare le maggiori fonti di inquinamento. L’adesione al Patto dei Sindaci impegna anche le prossime Amministrazioni. Ritiene giusta la decisione dell’UE sulla riduzione, anche se altri inquinano di più, perché l’Europa è la culla della cultura che ha influenzato il mondo ed ha il dovere di continuare ad essere d’esempio per tutti.

Scavino, in risposta a Paglieri, afferma che le norme della Comunità Europea richiedono un’adesione a cui segua un dibattito a livello di Consiglio Comunale.

Marello concorda con il fatto che la sfida non è solo europea, però l’Europa deve essere guida per tutti anche perché le emissioni di CO2, a livello globale, sono di circa 31 milioni di tonnellate/anno perciò si dovrà pensare ad nuovo obiettivo 30-30-30 condiviso da tutti i paesi industrializzati. L’Unione Europea orienterà il 20% del proprio bilancio su questi temi per cui non solo si ridurranno le emissioni ma si creeranno le condizioni per 4 milioni di nuovi posti di lavoro. Alba è tra i duemila Comuni che hanno preparato il progetto per la riduzione delle emissioni di CO2, il prossimo impegno sarà sul tema degli adattamenti climatici.

 

VOTI A FAVORE 19 (unanimità)

–          Variante parziale per l’adeguamento del Piano Regolatore Generale ai criteri sul commercio.

Il Sindaco sottolinea che si tratta dell’approvazione definitiva della delibera approvata il 27 dicembre (vedi Consiglio Comunale nr. 40 del 27/12/2012) per adeguare le norme sugli insediamenti della media e grande distribuzione.

Canova (PdL) esprime perplessità sia nei riguardi delle norme regionali sia per aspetti non chiariti dalla delibera, per cui chiede la presenza del Sindaco in una prossima riunione della prima Commissione dedicata all’argomento. Secondo il Consigliere, lo spirito di liberalizzazione non è rispettato perché se si pongono troppi vincoli alle autorizzazioni di insediamento la grande distribuzione va da un’altra parte.

Per Paglieri (PD) le perplessità evidenziate in Commissione sono state superate dalla delibera, che adegua il vecchio Piano Regolatore alle nuove norme regionali e nazionali ed è stata redatta solo per rientrare nei parametri dei Comuni virtuosi. I limiti posti sono solo al fine di evitare danni alla salute, all’ambiente o alla viabilità, quindi non in contrasto con le norme a tutela della concorrenza e del mercato. Ritiene comunque necessario un chiarimento regionale ed amministrativo.

Marello si dichiara disponibile ad essere presente alla discussione in Commissione. Ammette che sul tema c’è un po’ di confusione, però la situazione è in divenire e la Giunta si è mossa cercando di far meno danni possibili. Personalmente è contrario alle norme stabilite dalla legge perché tolgono ai Comuni la possibilità di decisione su insediamenti commerciali fino a 2.500 metri quadrati. Ad Alba la grande e media distribuzione sono sature e si deve avere la possibilità di dire dei no, perché la nostra città è diversa da Nichelino o da altre città. Il piano commerciale deve poter difendere i negozi di vicinato e la piccola distribuzione, molto presente nel centro storico, mentre la legge va in senso opposto.

 

VOTI A FAVORE 14 (tutta la maggioranza)

CONTRARI 6 (tutta l’opposizione)

–          Riscatto impianti di pubblica illuminazione di proprietà Enel Sole.

Scavino spiega che sul territorio comunale ci sono 6.345 punti luce di cui 5.789 di proprietà comunale e 556 di proprietà Enel Sole. Il servizio di manutenzione ordinaria è affidata alla Enel Sole per i loro impianti, con appalto in scadenza il 30 luglio 2014 e ad altra ditta per gli impianti comunali con appalto in scadenza a luglio 2013. Al fine di unificare in un unico appalto la manutenzione di tutti i punti luce si rende necessario acquisire i 556 di Enel Sole entro fine luglio. Inoltre i punti non Comunali sono i più obsoleti e, in caso di guasti, avevano una manutenzione tardiva, perciò inserirli nel nuovo bando dovrebbe migliore la situazione.

Castellengo (PdL) rileva che il costo di acquisizione è stato indicato in 20.000 euro, chiede se la cifra sarà inserita a scomputo del nuovo appalto di manutenzione.

Minuto precisa che la cifra è stata calcolata in eccesso, tenendo conto dei costi di costruzione a nuovo, dedotta la vetustà, la cifra dovrebbe comunque ridursi fin quasi a zero e si potrà inserire nel nuovo appalto una clausola per rientrare del costo sostenuto.

 

VOTI A FAVORE 14 (tutta la maggioranza)

CONTRARI 6 (tutta l’opposizione)

–          Modifiche al Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

Il Presidente del Consiglio Cavalli chiarisce che il Regolamento è stato modificato per rispondere alle nuove norme sulla spending review in tema di risparmio di carta. Si inserisce nel Regolamento la possibilità di consegna dell’odg del Consiglio e degli allegati tramite posta elettronica certificata, anziché manualmente a mezzo messi al domicilio dei Consiglieri. Si elimina la verbalizzazione delle adunanze del Consiglio sostituendola con la registrazione elettronica trasferita su supporti informatici immodificabili. Viene inserito nel Regolamento anche l’istituzione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

Bonardi (Con Marello per Alba attiva e solidale) sottolinea l’importanza della modifica non solo per risparmiare carta, ma anche per sburocratizzare l’Ente pubblico, liberando energie come messi e segreteria del Consiglio che potranno svolgere meglio altre funzioni.

Magliano (Impegno per Alba) ringrazia i Consiglieri ed i dipendenti, in particolare le signore Coppa e Fenocchio, che hanno suggerito e supportato le modifiche. Il metodo è già stato sperimentato per un anno e può entrare in funzione ufficialmente dopo essere stato valutato a fondo.

D’Agostino rimarca il cambio di mentalità a cui i Consiglieri e gli Uffici hanno pienamente collaborato. Le ore risparmiate andranno concentrate su temi più importanti per la città.

 

VOTI A FAVORE 20 (unanimità)

Il Consigliere Castellengo (PdL) lascia l’aula.

–          Modifiche statutarie dell’Ente Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

Marello spiega che nella revisione delle Associazioni alle quali partecipa il Comune di Alba, come voluto dalle nuove norme governative, si è confermata l’adesione all’Ente Fiera il cui Direttivo ha chiesto modifiche di regolamento per migliorarne l’efficienza. Le modifiche toccano sette punti:

–         si specifica l’oggetto sociale elencando le attività che l’Associazione potrà esercitare

–         si precisa che la quota associativa non è trasmissibile e non è rivalutabile

–         si determinano due riunioni annuali dell’Assemblea a giugno e dicembre per l’approvazione del bilancio, del programma di attività e delle fonti di finanziamento

–         il Comitato Direttivo viene esteso a cinque membri con l’obbligo di presenza di entrambi i sessi

–         si prevede la possibilità di nominare un direttore esecutivo su proposta dei soci privati

–         il mandato dei collegi dei revisori è equiparato a quello del Comitato Direttivo

–         si determinano i tempi di decisione sui ricorsi per esclusione dei soci

Di Liddo (PD) ricorda che il Regolamento è stato discusso in due sedute della quarta Commissione da lei presieduta, alla presenza di D’Agostino e Degiacomi Presidente dell’Ente Fiera. Ritiene importante sia stata inserita una seconda convocazione dell’Assemblea per dicembre per programmare le attività ed individuare le risorse necessarie. Rimarca la novità positiva di poter nominare un direttore esecutivo proposta dai soci privati.

Bo (PdL) contesta le convocazioni delle due sedute di Commissione: nella prima, il 25 giugno non era disponibile il testo scritto del Regolamento ed alla domanda se era inderogabile approvare il nuovo regolamento entro il tre luglio, Degiacomi rispose che non era così urgente; la seconda convocazione è avvenuta per il primo luglio, segno che l’urgenza c’era, ma è difficile dare apporti positivi in tempi così stretti, perciò i Consiglieri non hanno potuto dare il proprio contributo in Commissione. Porta ad esempio il bilancio: se l’Assemblea approva il bilancio consuntivo a giugno, nella riunione di dicembre deve approvare un bilancio preventivo, non solo le “principali fonti di finanziamento” ed il “programma di attività”.

Paglieri (PD) puntualizza che le Associazioni come l’Ente Fiera non sono tenute ad approvare un bilancio preventivo che diventerebbe troppo vincolante. All’articolo nove è indicata una durata massima di cinque anni per il Consiglio Direttivo, ma viene anche detto che l’Assemblea ne decide la durata, quindi potrebbe andare contro il principio di far durare il Consiglio solo fino alla scadenza del mandato del Sindaco.

Per Panero (PD) gran parte del turismo ad Alba è attivato dalla Fiera, quindi era necessario aggiornare il regolamento dell’Ente per adeguarlo alle esigenze attuali. Durante la prima seduta della quarta Commissione mancava il testo scritto ma Degiacomi ha ampiamente supplito con le spiegazioni del caso. Nella seconda è stata fatta maggiore chiarezza. Non era perentorio approvare il regolamento entro il tre luglio, ma perlomeno opportuno perché verrà registrato con atto notarile il dieci luglio.

Cavalli precisa che, anche se i tempi sono stati molto stretti, sotto il profilo formale è stato rispettato l’iter istituzionale.

Ferrero (Lega Nord) mette in evidenza alcuni dubbi: quando si crea o modifica una struttura deve essere ben riconoscibile ed identificabile, perciò doveva essere indicato che l’Ente è l’unico che organizza la Fiera del Tartufo; non sono inseriti i tempi di risposta alla richiesta di diventare socio; l’esercizio dovrebbe essere chiuso il 31 marzo o il 30 aprile per coincidere con le scadenze del Consiglio Comunale.

Marello ammette che il Consigliere Bo ha ragione a lamentarsi per la mancanza del testo scritto nella prima seduta della Commissione: è stata una negligenza dell’Amministrazione che si è cercato di riparare con la collaborazione dei commissari. L’impianto del Regolamento sostanzialmente è stato mantenuto come il precedente già esistente. Per la durata si è pensato giustamente di parificarla a quella dell’Amministrazione, spostando il termine al 30 novembre perché il 30 giugno sarebbe coinciso con la piena organizzazione della Fiera di ottobre. Il Sindaco ricorda l’indagine che ha dimostrato come la Fiera abbia una ricaduta, sul territorio di dieci/undici milioni di euro e che l’anno scorso ha visto l’arrivo di turisti da trentacinque nazioni.

 

VOTI A FAVORE 13 (tutta la maggioranza)

ASTENUTI 4 (tutta l’opposizione)

  • Ordine del giorno

 

–          Riconoscimento della “Lingua dei segni italiana” (LIS)

Presentato da tutti i gruppi consigliari riporta:

Il consiglio Comunale di Alba

premesso che

  • Intende attivamente sostenere e promuovere le pari opportunità tra tutti i cittadini
    • Ogni situazione di disabilità richiede interventi di sostegno particolari e l’adozione di politiche positive volte a rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo di ciascuna persona ed alla sua effettiva partecipazione alla vita civile, politica, economica e sociale
    • In tal senso si è mosso il Parlamento approvando la legge 05/12/1991 nr. 104
    • La lingua dei segni è stata riconosciuta dal Parlamento Europeo, nel 1988, come vera e propria lingua dei sordi, come metodo comunicativo che utilizza il canale visivo – gestuale anziché quello acustico – verbale
    • La “Lingua dei segni italiana” (LIS) è una vera e propria lingua, cioè un insieme strutturato ed organizzato di segni, con grammatica precisa, una sintassi ed una morfologia propria che quindi è assai limitativo ridurre a semplice gestualità
    • Il suo mancato riconoscimento contribuisce a relegare la persona sorda nel suo mondo, negarle un futuro di integrazione e condannarla al silenzio, alla incomunicabilità e all’isolamento
    • La Regione Piemonte, con legge nr.9 del 30/07/2012, ha promosso il riconoscimento della lingua italiana dei segni come sistema di comunicazione visivo – gestuale, dettando norme per rimuovere ogni ostacolo esistente al suo utilizzo nonché per abbattere le barriere che limitano la partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva
    • L’ENS (Ente Nazionale Sordi) ha promosso una campagna di sensibilizzazione per far si che la Regione Piemonte approvi finalmente il regolamento attuativo della suddetta legge, che si sarebbe dovuto emanare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge e che è indispensabile per dare attuazione alle politiche di promozione e di sostegno
    • L’ENS (Ente Nazionale Sordi), insieme ad altri, sta promuovendo una petizione popolare per sollecitare al Parlamento l’esame dei provvedimenti che chiedono il riconoscimento della “Lingua dei segni italiana”

riconosce

la “Lingua dei segni italiana” (LIS) quale importante strumento di comunicazione per le persone sorde e quindi garanzia del riconoscimento di un diritto naturale.

appoggia

la petizione promossa dall’Ente Nazionale Sordi affinché la LIS venga accreditata a livello nazionale come lingua propria della comunità dei sordi

sollecita

la Regione Piemonte alla pronta emanazione del regolamento attuativo della legge regionale nr. 9 del 30/07/2012, indispensabile per conferire concretezza alle politiche di promozione e sostegno indicate dalla stessa legge.

Di Liddo (PD) comunica che l’odg, in Commissione, è stato condiviso da tutti i gruppi e che tutti hanno rilevato l’incongruenza del comportamento della Regione, che ha emanato la legge quasi un anno fa ma, non ha ancora emanato i decreti attuativi che la renderebbero effettivamente applicabile.

Marello informa che tre settimane fa ha ricevuto una delegazione dell’Ente Nazionale Sordi che poneva l’accento proprio su questo problema. E’ un tema di pari opportunità perché la lingua è fondamentale per la relazione tra le persone.

VOTI A FAVORE 18 (unanimità)

Il Consiglio Comunale sarebbe terminato, ma prende ancora la parola il Sindaco per comunicare di aver ricevuto la notizia che la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso contro il decreto di accorpamento dei Tribunali. Prosegue comunque l’impegno con i parlamentari piemontesi per evitare lo spostamento del Tribunale di Alba, il 4 luglio ci sarà un incontro tra il Ministro della Giustizia ed i capigruppo parlamentari su questo tema.

La stessa Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge che sopprime le Provincie.

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