Consiglio Comunale n. 45 del 28 maggio 2013
Assenti i Consiglieri: Bo (PdL), Giovannini e Gatto (PD)
Comunicazioni
– Il Presidente Cavalli commemora Francesco Viglino di Piana Biglini, nato nel 1912 e morto a marzo 2013, nell’immediato dopoguerra aderì al partito della Democrazia Cristiana nelle cui file fu eletto Consigliere Comunale nel 1946 fino al 1951.
– Il nove maggio si è celebrata la giornata della memoria per le vittime del terrorismo: nel 1978 il nove maggio veniva ritrovato il cadavere di Aldo Moro assassinato dalle brigate rosse e nella notte tra l’otto ed il nove maggio veniva ucciso Peppino Impastato.
– Il Sindaco comunica che il quattro maggio ha avuto un incontro con i parlamentari del territorio per fare un punto sul Tribunale e sull’Autostrada. Per il Tribunale pare si apra una breccia con una proroga dell’accorpamento in attesa di notizie dalla Corte Costituzionale. Intanto PD e PdL congiuntamente hanno richiesto il salvataggio di sette sedi tra cui rientrerebbe anche Alba. Nel disegno originale erano indicati sei tribunali individuati sul territorio nazionale più uno in Provincia di Cuneo (non meglio indicato perché un parlamentare, eletto nel collegio di Mondovì, in Commissione Giustizia non si è sentito di chiedere l’indicazione precisa di Alba!!).
Per l’Autostrada il Sindaco ha chiesto maggior impegno a tutti, Stato e Regione, perché la vicenda va per le lunghe, si è accumulato un ritardo di un anno sull’inizio dei lavori del lotto 2.6 e non ci sono notizie precise in merito. I Parlamentari si sono impegnati a fare i passi opportuni per sbloccare la situazione.
– Per la crisi del mondo del lavoro, si è tenuto in mattinata il primo incontro del tavolo di lavoro, come richiesto dall’ordine del giorno approvato il 30 aprile. E’ stata una riunione intensa e partecipata con la presenza di Sindacati, Confindustria, Artigiani, Commercio, Centro per l’impiego, Consorzio socio assistenziale, un rappresentante per la maggioranza ed uno per l’opposizione. Si è fatta una fotografia del momento non facile in Provincia e nell’albese e si è fatto cenno ad alcune aziende albesi in difficoltà. A giorni il Consorzio dovrebbe dare il via all’assegnazione di alcune borse lavoro. Il tavolo è stato aggiornato ad un nuovo incontro a cui saranno invitati anche i rappresentanti del mondo bancario.
– Il Sindaco ha incontrato una delegazione proveniente da Stadtallendorf (Germania), dove la Ferrero ha uno stabilimento, composta da rappresentanti delle Istituzioni, della società civile e del mondo bancario.
– Marello comunica che proprio oggi sono arrivati i dati relativi alla regionalizzazione del patto di stabilità: l’anno scorso sono stati sbloccati complessivamente 150 milioni di euro (dei quali ad Alba furono assegnati 1,3 milioni). Il decreto di sblocco prevede per il 2013 solo 65 milioni di euro e fa un cappello introduttivo in cui si dichiara di voler privilegiare le Amministrazioni che hanno dimostrato virtuosità.
Ad Alba però vengono assegnati solo 49.000 euro (quarantanovemila!!), a Bra 200.000, a Saluzzo 82.000, Savigliano 70.000, Mondovì 500.000 e Cuneo 1,6 milioni.
Per rispetto delle istituzioni, il Sindaco non usa termini pesanti ma si sente preso in giro. Per il momento non è stato possibile parlare con il Governatore Cota, ma l’Amministrazione albese chiederà conto alla Regione, perché se il criterio è stato di dare di più a chi ha debiti si deve sottolineare l’insensatezza della premessa al decreto. Esprime grande amarezza perché un conto è sentirsi dire che si è bravi e virtuosi, altro è vederlo riconosciuto nei fatti. Spera che in Regione capiscano le ragioni di Alba e nella nuova apertura del patto prevista prossimamente si ponga rimedio ad una scelta che pregiudica le possibilità di fare quegli investimenti che i cittadini stanno aspettando.
Tripaldi (Alba città per vivere) che il 9 maggio del 1978 non era ancora nato, ricorda i racconti dei genitori che vissero quei giorni in un clima surreale, in cui la storia di Peppino Impastato è stata completamente dimenticata dai media. Se il terrorismo è stato sconfitto, purtroppo la mafia ha continuato a prosperare infiltrandosi e prosperando anche nel nord Italia.
Canova (PdL) ha partecipato al tavolo sulle tematiche del lavoro ed auspica continui perché, ascoltando le diverse categorie, ha appreso punti di vista diversi ed utili. Ritiene che analizzare e capire i problemi con il contributo di tutti può portare a soluzioni positive e concrete. Sottolinea che ci sono stati diversi spunti per dare concretamente risposte alla crisi, come l’esempio di esperienze all’estero dove è molto più semplice creare impresa e aprire cantieri, primo passo per creare nuovi posti di lavoro. Apprezza la decisione di coinvolgere le banche.
Panero (PD) giudica molto importante il tavolo sul lavoro, per la partecipazione qualitativa e quantitativa e che rappresenta un’opportunità a cui dare seguito, coinvolgendo anche i Comuni vicini. Nell’incontro sono stati messi in luce i numeri sulla disoccupazione: in Provincia si è passati dal 3,4% di disoccupazione del 2009 al 6,1% nel 2012, il settore giovanile è al 21% di disoccupazione e la mobilità ad Alba è passata da 580 nel 2008 a 1.200 nel 2012.
Cavalli (PdL) propone di riunire una Commissione nella quale, dopo i lavori del tavolo promosso dal Sindaco, vengano condivisi i dati, i commenti e le proposte con tutti i Consiglieri Comunali.
Marello integra i dati di Panero spiegando che ad Alba e nei 54 Comuni del comprensorio i disoccupati sono 12.000, in Provincia sono 40.000 e la Cassa integrazione in Provincia è aumentata del 40% negli ultimi sei mesi. Per questo ritiene che le prospettive future non siano positive.
Castellengo (PdL) sulla tematica del lavoro, suggerisce un tavolo operativo più concreto che possa rivolgere istanze alle istituzioni pubbliche e ponga l’attenzione su chi esce dal lavoro passando attraverso la cassa integrazione, affinché possa rientrare o essere ricollocato. Per quanto riguarda il patto di stabilità chiede vengano immediatamente sentiti i vertici Regionali per capire cosa è successo.
Trova (PD) ritiene necessario aggiungere a Tribunale e Autostrada anche il tema del nuovo Ospedale, perché viabilità e sanità sono fattori determinanti per il territorio. Propone di indire un Consiglio Comunale aperto su questi temi, a cui possano partecipare, oltre ai parlamentari, anche i rappresentanti regionali e provinciali.
Propone un gemellaggio con Stadtallendorf e Marburg, perché in quella zona vivono molti albesi, ormai di seconda e terza generazione, ed a Marburg vive Marisa Fenoglio, sorella di Beppe, ed anch’essa scrittrice.
Sul patto di stabilità reputa si debba prendere atto che il federalismo è definitivamente passato, perché al centralismo statale si è aggiunto quello regionale.
Per Paglieri (PD) il tribunale, l’autostrada e l’ospedale sono tre crucci per Alba perché nonostante le sollecitazioni non si va avanti. Chiede se i problemi sono riconducibili a difficoltà economiche/finanziarie o se sono di programmazione.
Giudica ridicola l’assegnazione ad Alba di uno sblocco del patto di stabilità per 49.000 euro. Chiede se, per decidere gli importi, viene fatta un’istruttoria e vengono coinvolti i Comuni o è una decisione arbitraria della Regione. Ritiene che oggi tutto il Consiglio dovrebbe far sentire una forte protesta, magari con un ordine del giorno urgente preparato dai capigruppo.
Magliano (Impegno per Alba) valuta giuste le riflessioni fatte sul patto di stabilità, però, dando per scontata la buona fede e l’applicazione a modo delle norme, o c’è una norma sbagliata o non è comprensibile la decisione presa.
Per la Asti-Cuneo, se è stato fatto un appalto, l’azienda aggiudicatrice avrebbe già dovuto iniziare i lavori ed il Consigliere ritiene sbagliato che Sindaco e Parlamentari debbano perdere tempo per perorare interventi dovuti.
Cavalli (PdL), presente all’incontro con i Parlamentari, dichiara di aver capito che si è lontani da una soluzione per l’autostrada, perché sembra mancare un piano finanziario certo ed anche la rendita del tratto già costruito è al di sotto delle aspettative e della sostenibilità.
Per il tribunale ritiene che sia stata espressa disponibilità su cose già dette un anno fa ed evidenti a tutti per cui si troverà una soluzione solo se verrà rivisto tutto il decreto di accorpamento.
Il Sindaco afferma che dell’autostrada si parlava già oltre trent’anni fa. I Comuni hanno poteri limitati, anche per quanto riguarda la crisi del lavoro, ma sente il dovere di lottare e chiedere agli Enti sovra posti, perché il rischio è di essere molto più esigenti con se stessi che con i livelli superiori.
Per il tribunale auspica una proroga dei tempi dello spostamento, non finalizzata a se stessa ma per rimettere in discussione tutte le scelte. Finalmente la Presidente Gancia si è mossa scrivendo alla Presidente della Camera Boldrini per chiedere di calendarizzare al più presto la discussione sui sette tribunali da salvare includendo Alba. Il Sindaco ha ricevuto una lettera da Asti dove si dichiara la disponibilità immediata ad accogliere il nostro tribunale ma non il suo archivio, per mancanza di spazio, quindi si chiede ad Alba di tenerlo per almeno due anni. Avendo Asti problemi di spazio, Marello ha polemicamente suggerito di trasferire ad Asti l’archivio e mantenere ad Alba il tribunale. Comunica di aver avuto colloqui con due sottosegretari che si sono dimostrati particolarmente attenti alla questione.
I lavori dell’autostrada vanno avanti a scatto non per un problema di autorizzazioni bensì per la mancanza di un piano finanziario sicuro. Inoltre la ditta che dovrebbe eseguire i lavori è partecipata per il 35% dall’Anas, che è l’ente che deve vigilare sui lavori stessi, con un evidente conflitto di interessi tra controllore e controllato.
In relazione alla regionalizzazione del patto di stabilità, il Sindaco ha l’impressione, o meglio il sospetto, che l’apertura debba servire per pagare i debiti. Afferma però che è una scelta gravissima perché in questo modo non si rilancia l’economia e si disattende la finalità principale per cui è nata la norma. Ritiene assolutamente indispensabile chiarire la situazione ed in questo si sente appoggiato anche dall’opposizione.
Comunica due notizie positive: giovedì 30 verrà inaugurata ad Alba la sede di Confindustria, dove periodicamente si riunirà la direzione provinciale; pare che i nuovi vertici della Guardia di Finanza abbiano capito che bisogna rivalutare le decisioni prese sullo spostamento della Compagnia da Alba a Bra.
- Interrogazioni
– Castellengo (PdL) in merito alla prossima apertura della nuova strada di collegamento tra viale Cherasca e piazza San Paolo ritiene opportuno che le aree ubicate all’incrocio tra le due strade siano sistemate ampliando i giardini esistenti.
L’Assessore Minuto chiarisce che a sinistra esiste già un giardino con parco giochi per bambini, sul lato opposto si pensa di realizzare un parcheggio con circa quindici stalli a servizio pubblico.
Castellengo replica che sarebbe bene ampliare il giardino esistente fino a bordo strada e dal lato opposto realizzare il parcheggio inserendo degli alberi che coprano la vista delle “brutte case” esistenti.
– Castellengo (PdL) chiede quale sia la politica praticata dall’Amministrazione in materia di soprattasse e pene pecuniarie per Ici e Imu. Ricorda che in Italia è il contribuente a dover dichiarare e liquidare il tributo, a differenza del resto dell’Europa dove, ad esempio in Francia, sono i Comuni a mandare le cartelle esattoriali a casa dei cittadini. Ritiene iniquo che il Comune applichi, per omessa o errata dichiarazione, una soprattassa del 100% per ogni anno di infrazione, sarebbe da applicare al massimo per il primo anno.
Foglino risponde che l’argomento sanzioni è delicato perché tocca le persone e gli uffici si attengono alle norme approvate dal Consiglio Comunale. L’attuale Amministrazione non ha cambiato nulla rispetto al passato. I cittadini sono tenuti a presentare la dichiarazione perché così è stabilito dalla legge ed il Comune non può cambiarla. Sempre la legge stabilisce che ogni anno finanziario ha il proprio perso come atto singolo e se le sanzioni vengono pagate nei termini, si riducono al 25% con un massimo del 33%, pertanto per cinque anni si di omessa dichiarazione si paga al massimo il 105%.
Castellengo replica che in qualità di Assessore, nella passata consigliatura, ha sempre usato i condoni per far pagare solo gli interessi. Che ogni anno abbia il proprio peso come atto singolo è stabilito da una interpretazione della Corte di Cassazione, ma il Comune deve interpretare la legge con buon senso per non vessare i cittadini.
– Canova (PdL) chiede se sia stata fatta una programmazione per la manutenzione delle strade e se esista un piano di acquisizione delle strade consortili, che, come strada Rossi Luini e in parte strada Profonda, non sono oggetto di manutenzione comunale.
Minuto precisa che il programma di manutenzione viene fatto e vengono stanziati fondi a bilancio (200.000 euro nel 2012) e la situazione viene monitorata per evidenziare gli interventi di emergenza. Strada Profonda, nella parte che comunale, è tenuta a posto, non altrettanto nella parte consortile che è a tutti gli effetti una strada privata. Il 28 maggio del 2004 la Giunta Rossetto aveva deliberato l’acquisizione al Comune della strada Luini Rossi se fossero stati realizzati dei lavori di adeguamento da parte del consorzio proprietario, cosa che non è avvenuta quindi non è stato possibile acquisirla ed inserirla nei piani di manutenzione comunale. L’anno scorso sono state impegnate risorse comunali per il ripristino di frane su strade consortili (ad esempio i lavori in strada Montebellina sono stati pagati per metà dal Comune) e sono stati erogati ai diversi consorzi 135.000 euro per le manutenzioni.
Canova ribadisce che è giusto vengano prese in considerazione prima le strade di grande viabilità, ma è necessario vengano ripartite risorse a rotazione per toccare le zone in modo omogeneo. Chiede se c’è un piano di acquisizione per le strade consortili.
Minuto replica che il piano non c’è, però le norme impongono dei requisiti minimi che devono essere rispettati per poterle acquisire all’albo comunale.
Marello spiega che fino a dieci anni fa non c’erano problemi di fondi per cui tutti i Comuni acquisivano le strade consortili o erogavano contributi per la manutenzione; questo continua ad essere fatto con alcuni limiti dettati da mancanza di risorse e da nuove norme. I consorzi sono nati per mantenere le strade e ricevere contributi pubblici fino al 50% dei lavori e questo criterio viene usato per non fare disparità tra i diversi consorzi.
– Canova (PdL) segnala che ci sono diverse zone della città, soprattutto in periferia, in cui la segnaletica orizzontale dei parcheggi e delle strisce pedonali sono poco evidenti per l’usura. In alcune zone, ad esempio via Gastaldi, la carenza della segnaletica dell’attraversamento pedonale ha provocato e provoca rischi per i pedoni, quindi chiede se è prevista una programmazione degli interventi di rifacimento e se non sarebbe opportuno, nel centro storico, sostituire la segnaletica orizzontale con cubetti colorati in materiale lapideo naturale (la stessa interrogazione è stata presentata sempre da Canova il 27 aprile 2012 e da Castellengo l’11 luglio 2012).
Minuto risponde che la programmazione viene fatta ed ogni anno vengono messi a bilancio 100.000 euro di cui il 60% per la segnaletica orizzontale. Dopo l’eliminazione di alcuni solventi nocivi, per rifare la segnaletica, è necessario che il fondo sia perfettamente asciutto e ad oggi non si è potuto intervenire. A breve si rifaranno interventi per 10.000 euro sulle strisce pedonali e 10.000 euro per la segnaletica di canalizzazione nelle rotatorie, poi si programmerà un lavoro più ampio per gli stalli di sosta. In centro storico l’uso dei cubetti bianchi è comunque problematico, perché non hanno le capacità rifrangenti richieste dalle norme, per cui andrebbero comunque verniciati.
Canova dichiara che è dai piccoli particolari che si vede una grande Amministrazione. Segnala che ci sono diverse zone dove non si è mai passati, richiede una maggiore attenzione per arrivare in tutta la città. Per via Gastaldi, pensa che i cubetti dovrebbero tenere di più e sarebbe un’ulteriore riqualificazione per la città.
– Paglieri (PD) segnala che il fondo stradale in corso Barolo tra la rotonda di san Cassiano e quella di Cantina Roddi è sconnesso per tagli e scavi non adeguatamente ripristinati. Chiede se si è chiesto l’intervento dell’Amministrazione Provinciale per il rifacimento del manto stradale.
Minuto precisa che il tratto di strada è comunale ed i tecnici non hanno evidenziato problemi particolari. Solo la giunzione tra l’asfalto normale e quello rosso della pista ciclabile è oggetto di frequente sfaldamento ripristinato periodicamente con colate di asfalto liquido. E’ già stato inserito il rifacimento del manto stradale nel piano triennale delle opere pubbliche, ma il patto di stabilità, per ora, impedisce l’avvio dei lavori.
– Paglieri (PD) chiede se è stato stipulato il contratto di acquisto dell’area destinata a parcheggio in zona tetti blu e se è già a disposizione della ditte che devono realizzare l’opera.
Marello precisa che sono state acquisite due aree con atto notarile del 13 dicembre 2012 per circa 4.600 metri quadrati. Originariamente era previsto un solo parcheggio nei pressi del centro anziani, ma non si è giunti ad un accordo con i proprietari del terreno e si è scelto, giustamente, di farne due che sono maggiormente fruibili dai residenti e dovranno essere realizzati dal costruttore degli immobili. Il cantiere va a rilento per la crisi economica in atto.
- Delibere
– 7a variazione al bilancio di previsione 2013
– Modifiche ai regolamenti Imu e Tares per adeguamento a nuove norme.
Foglino illustra la variazione di bilancio, la prima piuttosto consistente: aumento delle entrate per 1.150.119 euro dovute a trasferimenti regionali (in totale 439.527 euro) per opere di sistemazione del torrente Talloria (101.683), per la sistemazione di frane e strade comunali (319.144), per la gestione della Biblioteca comunale (12.700), per la mostra su Pinot Gallizio (6.000), introito da alienazione del fabbricato Avis di via P. Belli (593.221 euro) interamente destinati alla nuova sede, maggiori entrate da sistemazione Iva sulle rate Sisi per mutui in ammortamento per la fognatura (117.371 euro) destinate a nuova sede Avis (60.000 euro) spese legali (29.000 euro) e acquisto di hardware (26.782 euro).
L’Assessore ricorda che in fase di approvazione del bilancio 2013 disse che la Tares era una nuova tassa che preoccupava l’Amministrazione e che si sarebbe cercato di usare gli interventi statali per mitigarne gli effetti negativi, ma questi interventi non ci sono stati. Si modificano i regolamenti Imu e Tares per i locali di proprietà di Enti non commerciali dati in uso ad associazioni e soggetti con attività non commerciali (ad esempio i locali per la pronta accoglienza in via Pola): in un primo momento li avevamo esentati, ma il Ministero aveva dato parere contrario, ora ci ha ripensato quindi li esentiamo nuovamente.
Per la Tares si sono modificati i punti ritoccati dal Ministero. Si è cercato di giungere ad un’imposizione meno traumatica possibile. Si è ridotta l’imposizione statale da 0,36 a 0,30 euro a metro quadro che prima doveva trattenere il Comune per i minori trasferimento dallo Stato, adesso la norma prevede il pagamento diretto alle casse statali da parte dei contribuenti con apposito codice sul modello F24 nel saldo di ottobre, questa quota è una vera tassa in più imposta dal Governo. Il cambiamento sostanziale della tassa rifiuti è la diversa modalità di calcolo che potrà portare a delle disparità e parte dal principio che tutti i costi di gestione dei rifiuti devono essere ripagati dall’incasso della tassa: per le famiglie sulla base del numero dei componenti il nucleo e per le attività commerciali sulla base di tabelle stabilite dalla legge Ronchi del 1999. La vecchia Tarsu non è stata modificata da sei anni a questa parte e ad oggi i costi sono aumentati di circa l’otto per cento pari a 400.000 euro (di cui 150.000 sono i costi del Comune e 250.000 sono gli aumenti Istat non applicati dal Consorzio nel corso degli ultimi sei anni). Saranno valutati gli eventuali scompensi e si prevede necessario un intervento di 100/150.000 euro per le situazioni più problematiche. La cifra dovrà essere recuperata dall’avanzo di amministrazione quando sarà raggiunto l’obiettivo imposto dal patto di stabilità. Gli uffici comunali si stanno attrezzando per dare risposte alle domande dei cittadini. L’Assessore, infine, si augura che le banche, le assicurazioni e la grande distribuzione rinuncino ai benefici di cui godranno per effetto delle tabelle governative che gli riducono l’importo Tares da pagare rispetto alla Tarsu. (in sostanza le famiglie numerose e i negozi di frutta/verdura pagheranno i rifiuti alle banche, alle assicurazioni ed ai supermercati. Complimenti!!).
Giachino (Con Marello per Alba attiva e solidale) giudica di una certa rilevanza la variazione di 1.150.000 euro che permette due tipi di interventi importanti: lo stanziamento per la nuova sede Avis ed i lavori su strade periferiche e torrente Talloria atteso da tempo. L’Imu e Tares erano mine vaganti che la Giunta e Foglino in particolare hanno cercato di neutralizzare. L’unica possibilità per la Tares era di modulare la parte variabile per renderla meno iniqua per alcune categorie, mentre per la parte fissa si deve accogliere con estremo favore l’idea dell’Assessore di trovare risorse per intervenire comunque.
Ferrero (Lega nord) ritiene auspicabile una rimodulazione della Tares per ammortizzare l’impatto anche sulle imprese. Chiede di sapere in dettaglio a cosa si riferiscono 1.800.000 euro di spese varie del piano finanziario Tares e con quali criteri sono calcolati i costi fissi e variabili. Segnala che sul piano è inserita la quota di remunerazione del capitale impegnato 2,37% che su 45.000 euro dovrebbe dare poco più di 1.000 euro mentre la cifra inserita è di 6.300 euro.
Per Paglieri (PD) il principio di distinzione assunto per l’Imu a favore degli Enti non commerciali è una presa d’atto così come il pagamento diretto di 0,30 euro allo Stato per la Tares, la delibera comunque viene approvata a malincuore. Auspica che il Consorzio rifiuti in accordo con il Comune riesca a diminuire i costi. Chiede chiarimenti circa la ridefinizione dei coefficienti per alcune categorie non domestiche, che hanno avuto una variazione molto consistente rispetto alla precedente tabella approvata a fine 2012.
Tibaldi (PD) ritiene che la variazione di bilancio è la prima consistente da qualche mese ed è possibile perché finalmente la Regione, per il Talloria e le strade, ha tenuto fede a impegni assunti nel 2011. La situazione impone alla Giunta un’attenzione particolare alle esigenze della città, modulando gli interventi puntando su quelli più urgenti e necessari, tralasciando magari il rifacimento di qualche striscia o l’asfaltatura o l’assunzione di strade Consortili. Lo Stato ha tagliato dell’ottanta per cento i trasferimenti e la Regione è in ritardo nel mantenere gli impegni, ma il Comune non si può sostituire a tutti. Rileva che la Tares nasce da una legge del 1999 ma applicata nel 2013 senza i dovuti aggiustamenti e correzioni, per cui all’aumento dell’otto per cento si è aggiunta la quota fissa dello 0,30 euro a metro quadro ed il nuovo metodo di calcolo favorisce alcune categorie e ne penalizza altre fino al trecento per cento.
Castellengo (PdL) evidenzia che 1.150.000 euro della variazione arrivano dalla cassa della Regione, la parte che deriva dall’alienazione della sede Avis di via P. Belli può essere vista in positivo per il valore incassato ma dall’altra parte va rilevato che non si possiede più l’immobile. Critica la Tares per le normative vecchie che mediano tra metri quadri e persone e giudica incomprensibile la richiesta dello Stato di 0,30 euro a metro quadro. Si chiede se l’aumento dell’8% dei costi sia razionale, ritiene indispensabile un ripensamento della politica dei rifiuti ed un’analisi di congruità tra costi e servizio perché pare che una maggiore quota di raccolta differenziata costi di più.
Panero (PD) ricorda che il programma elettorale del Sindaco prevedeva il passaggio della tassa rifiuti ad un calcolo per abitante, ma è intervenuto il Governo cambiando le regole, per cui oggi si è costretti a fare degli sforzi notevoli per rimodulare l’impatto sui cittadini. Apprezza gli interventi fatti da Foglino nell’incontrare imprese e parti sociali per illustrare gli interventi possibili. Sul fronte dei costi della raccolta, ritiene che l’unica strada per contenerli sia di ridurre il volume dei rifiuti prodotti.
Foglino assicura che sui quesiti posti da Ferrero e Paglieri chiederà chiarimenti agli uffici e darà una risposta scritta. E’ sicuro che quando i cittadini riceveranno le cartelle di pagamento gli uffici e la Giunta saranno fortemente impegnati a dare risposte chiare e comprensibili. Sul fronte dei costi della raccolta, il Comune è quasi un passacarte, ma l’Assessore si impegna a controllarli in accordo con il Consorzio. Ritiene che il servizio deve essere ben fatto ma non devono aumentare i costi.
Marello sottolinea le criticità nella gestione dei rifiuti. Il Consorzio Coabser, formato dai Comuni del territorio, ha funzionato per venti anni ed è stato chiuso, per legge, in questi giorni. La responsabilità è passata alla Provincia che gestirà attraverso gli ATO, ma se gli interventi devono avvenire da Cuneo anziché dai Comuni ci possono essere problemi anche gravi. Altrove, come Napoli dove il servizio era gestito dalla Provincia, ci sono stati casi di discariche abusive ed infiltrazioni della criminalità. La Regione ha fatto errori di programmazione negli anni scorsi ed alcuni aumenti furono fatti, ma solo per alcune categorie. A suo tempo come opposizione chiese di sentire i vertici del Consorzio anche in relazione alla spesa di 13,3 milioni di euro per il preselettore che serve per ridurre la quota di rifiuti da conferire in discarica, separando la parte di secco da destinare come combustibile al cementificio. Sin da allora si vedeva che la raccolta indifferenziata sarebbe diminuita ed ora ci si ritrova con impianti sovradimensionati su cui si pagano ancora gli ammortamenti. I costi di gestione di impianti così grandi sono molto alti e paradossalmente ci mancano i rifiuti per ottenere delle economie di scala. Come Sindaco si sente in dovere di chiedere scusa ai cittadini se si aumenta la tassa, ma ritiene anche di dover spiegare che se non si facesse la raccolta differenziata si dovrebbero aprire nuove discariche che sarebbero deleterie per il territorio.
Giudica i Comuni vittime della Tares, iniqua e ingiusta molto più dell’Imu e ritiene sbagliato che alcune forze politiche abbiano fatto una battaglia per questa e non per quella. La quota richiesta dallo Stato è incomprensibile, perché il problema è dei Comuni, o forse il gettito servirà per affrontare le emergenze di Napoli e Palermo ed allora è ingiusta. L’aumento dell’8% fatto oggi è pesante, forse si doveva aumentare un po’ tutti gli anni a tutti i contribuenti, ma ritiene giusto pagare per quanti rifiuti si producono. I coefficienti portano a riduzioni del 40% per banche, assicurazioni e grande distribuzione, ma aumenti del 200% per fiorai e altre categorie, in pratica è una nuova tassa solo per alcuni quindi ingiusta. Per le famiglie numerose ci potrebbero essere aumento fino al 100% perciò si è stabilito, in accordo con i sindacati, di creare un fondo di intervento sulla base dei dati Isee per le famiglie in difficoltà. Il Sindaco spera che il Presidente Letta possa mantenere la promessa di rivedere la tassa. L’avanzo di amministrazione permette di accantonare 100/150.000 euro per gli interventi di aggiustamento della tassa. Per questo sentirà Cota e Cirio sulla regionalizzazione del patto di stabilità, altrimenti si vedrà costretto a dire ai cittadini che non è possibile intervenire. In questa situazione di crisi, tagli e imposizioni fiscali, Comuni e Sindaci sono obbligati a metterci la faccia mentre i politici a livello nazionale o regionale possono fare promesse e non mantenerle. Auspica un intervento dell’Anci, che pur avendo più rappresentanti di centrosinistra, ha soprattutto fatto gli interessi delle grandi città.
VOTI A FAVORE 12 (tutta la maggioranza)
CONTRARI 6 (tutta l’opposizione)
Escono Di Liddo (PD), Castellengo e Prunotto (PdL)
– Acquisizione gratuita di area in loc. Biglini.
– Vendita di porzione di terreno comunale in loc. san Cassiano.
Marello chiarisce che la prima delibera concerne l’acquisizione gratuita di 5.136 mq. in prossimità della rotonda di Piana Biglini, in corrispondenza dei due nuovi palazzi realizzati e di 1490 mq. di prato. In pratica si tratta delle aree di parcheggio e giardino realizzati dal costruttore a scomputo degli oneri di urbanizzazione e di una porzione di terreno, attualmente gerbido, vincolato dal nuovo PRG a verde pubblico e parcheggio.
La seconda è relativa alla vendita al prezzo di 30 euro al mq. di 140 mq (una striscia di 28 metri per 5) dietro al distributore di san Cassiano. La cessione permetterà al gestore del distributore di installare un autolavaggio senza doverlo avanzare a filo strada per rispettare le distanze dai confini. A fronte della vendita, il gestore si impegna a tagliare l’erba e mantenere pulita anche l’area residua di 354 mq. di proprietà comunale.
VOTI A FAVORE 15 (unanimità)
Esce Ferrero (Lega nord)
– Modifica regolamento delle aree mercatali.
Bosticco spiega che si tratta di una messa a punto del regolamento. E’ stata individuata piazza Sarti per la vendita di generi alimentari e somministrazione di alimenti e bevande (autobanchi) purché in regola con le norme di igiene e sicurezza, con orario dalle 22 alle 4. E’ stata anche aggiunta piazza Savona per la concessione di vendita di torrone e dolciumi.
Canova (PdL) chiede se è giusto l’orario dalle 22 alle 4 del mattino.
Bonardi (Con Marello per Alba attiva e solidale) commenta il fatto che a fine anno si è già deliberato in materia aumentando il numero delle piazzole per il mercato ambulante, ora si è nuovamente ampliato, ciò significa che Alba è ambita dagli ambulanti anche in tempo di crisi.
Marello precisa che piazza Savona è un’estensione del periodo di vendita, non limitato alla Fiera del Tartufo e gli orari ottemperano alle esigenze di una città viva.
VOTI A FAVORE 14 (unanimità)
– Individuazione organi collegiali con funzioni amministrative.
Il Sindaco dichiara che è una delibera tecnica, da approvare tutti gli anni, relativa alla definizione delle Commissioni Consiliari permanenti, alle altre Commissioni Comunali ed ai Comitati Comunali.
Paglieri (PD) chiede se è ancora indispensabile mantenere il Comitato del “vino d.o.c. Alba”.
Marello replica che alcuni produttori lo producono ancora ed il Comitato non ha oneri per il Comune: si potrà rivalutare.
VOTI A FAVORE 14 (unanimità)
– Rinnovo convenzione per lo svolgimento associato del servizio di segreteria con il Comune di Pocapaglia.
Anche questa è una delibera tecnica che rinnova la convenzione stipulata fin dal 2007.
VOTI A FAVORE 14 (unanimità)
– Riconoscimento di debito fuori bilancio derivante da sentenza del Tribunale.
Si tratta di una causa di lavoro persa dal Comune, pertanto si registra come debito non previsto la somma di 28.996 euro, già inserita nella 7a variazione di bilancio appena approvata.
VOTI A FAVORE 11 (tutta la maggioranza)
CONTRARI 3 (tutta l’opposizione)
Rientra Prunotto (PdL)
– Modifiche al programma triennale 2013-2015 ed elenco annuale delle opere pubbliche.
Marello specifica che è una delibera sequenziale alla 7a variazione di bilancio per i lavori sulle strade e la realizzazione della nuova sede Avis.
VOTI A FAVORE 11 (tutta la maggioranza)
CONTRARI 4 (tutta l’opposizione)
Il Consiglio termina alle 22
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