Cinquanta Sindaci di Langhe e Roero hanno consegnato in Prefettura a Cuneo le fasce tricolore

Il presidio in difesa del Tribunale di Alba continua anche sabato 24 agosto dalle ore 9

Venerdì 23 agosto cinquanta Sindaci di Langhe e Roero capitanati dal Sindaco di Alba Maurizio Marello e dal Sindaco di Bra Bruna Sibille hanno deposto simbolicamente sul tavolo della  Sala della Giunta Provinciale Amministrativa della Prefettura di Cuneo le fasce tricolore  in segno di ferma protesta contro la decisione ministeriale di chiudere il Tribunale di Alba chiedendo contestualmente il mantenimento dello stesso che secondo decreto legislativo sulla revisione della geografia giudiziaria italiana dovrebbe essere accorpato con il Foro di Asti dal prossimo 13 settembre.

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Continua così la protesta contro la soppressione del Foro albese costante  negli ultimi due anni e intensificata nelle ultime settimane. Nonostante il periodo vacanziero, nei giorni scorsi, il presidio per la salvezza del Tribunale di Alba e la decisione di andare in Prefettura per consegnare le fasce tricolore insieme agli scatoloni per il trasloco già arrivati negli uffici.

In Prefettura, i Sindaci sono stati accolti dal Vicario del Prefetto Pasquale Aversa e dal responsabile del Raccordo con gli Enti Locali Lorella Masoero. Durante l’incontro, durato circa quaranta minuti, i Sindaci hanno esposto ancora una volta le ragioni di questa battaglia sostenuta dai numeri: il Tribunale di Alba ha un bacino d’utenza di 215.000 persone. E’ il più grande della provincia ed è superiore a quello di un buon numero di Tribunali “salvati”; ha un tessuto economico e produttivo formato da più di 28.000 imprese; è il primo in provincia ed il quarto del distretto di Corte d’appello per il numero di procedimenti civili; è al 21° posto in Italia per efficienza riconosciuta dallo stesso Ministero nello smaltimento dei carichi arretrati; ha una collocazione geografica che è all’estremo opposto del capoluogo di una provincia notoriamente “granda” e con comunicazioni molto difficoltose; ha la disponibilità di un palazzo costruito appositamente nel 1989 – insieme ad un nuovo edificio carcerario – per cui non si paga alcun affitto; rende allo Stato circa 3 milioni di euro annui a fronte di una spesa di circa 200.000 euro annui.

«Al Prefetto – dichiara il Sindaco Maurizio Marelloabbiamo portato un documento firmato da tutti i Sindaci rappresentanti altrettante realtà locali dove sono puntualizzati tutti i dati oggettivi per la salvezza del Tribunale di Alba. Abbiamo chiesto espressamente che la Prefettura facesse da tramite per chiedere di essere ricevuti al Ministero a Roma la prossima settimana e poi abbiamo chiesto che il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri emetta un decreto urgente per la salvezza del Foro di Alba. Abbiamo portato con noi i  cartoni del trasloco con l’auspicio che il trasferimento subisca un rallentamento e abbiamo consegnato le fasce come atto simbolico con un significato profondo perché le fasce rappresentano la funzione del Sindaco, espressione diretta della sua gente e immediato interprete e difensore delle sue esigenze. Abbiamo detto anche che siamo pronti a gesti ancora più significativi qualora non dovessimo essere ascoltati,  non sono escluse le dimissioni. Il nostro è un territorio che negli anni ha dato tanto al Paese senza ricevere quanto avrebbe meritato. Pensiamo anche a temi come i trasporti, l’autostrada, l’ospedale su cui continueremo ancora a lottare».

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Così, il Sindaco Maurizio Marello sul pullman di ritorno verso Alba dove tutti i Sindaci si sono dati appuntamento per sabato 24 agosto alle ore 9 davanti al Tribunale per continuare il presidio che proseguirà ad oltranza anche la prossima settimana.

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