Buone feste… senza dimenticarci di chi è in difficoltà
Le feste natalizie sono un momento in cui la nostra città si mostra con tutti i segni del suo diffuso benessere e dell’ampiezza di offerta del suo sistema commerciale. Anche la recente indicazione (con tutti i limiti di queste classifiche) di Alba come la seconda città non capoluogo in cui si vive meglio in Italia ci conforta in questa visione e ci inorgoglisce. Auguro quindi a tutti i cittadini che, nella loro famiglia e con coloro a cui vogliono bene, possano trascorrere nel modo più sereno questi giorni.
Ma, proprio in simili occasioni, non possiamo dimenticarci di chi è in difficoltà. Di chi ha redditi troppo bassi per un tenore di vita pur modesto. Di chi ha perso il lavoro e tribola a trovarne un altro. Di chi il lavoro non l’ha ancora trovato e si arrangia in una precarietà miseramente remunerata. Di chi è sfrattato dalla sua casa o sta per esserlo, pur in una città dove stragrande è il numero degli alloggi sfitti. Di chi ha in casa e cura amorevolmente, ma con gli intuibili disagi, persone disabili o non autosufficienti. Di chi è rimasto solo. Di chi è malato o ha malati in casa. Di chi è lontano dalla sua famiglia e dalla sua patria.
Tutte queste persone, sempre ma soprattutto ora, devono essere al centro dei nostri pensieri. Per fortuna Alba è una città ricchissima di esperienze lodevoli di solidarietà. Tanti sono coloro che danno tempo, denaro, amore per venire incontro ai vari tipi di povertà e per alleviare le sofferenze. Anche l’Amministrazione comunale si sta impegnando con decisione su questo fronte, cercando di fare in modo che Alba, oltre che come città ricca e vivibile, sia conosciuta ed apprezzata anche come città solidale.
Così onoreremo nel modo migliore – credenti, non credenti, credenti di altre fedi – Colui che, appena nato, i suoi genitori “deposero in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Luca, 2.7).
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