Alba: presentazione della stagione teatrale 2011/2012
Domenica 18 settembre 2011, alle ore 18:00, nella sala storica M. Torta Morolin del teatro «Giorgio Busca», la Città di Alba – Assessorato alla Cultura presenterà la nuova stagione teatrale 2011/2012. Durante l’incontro, che vede la partecipazione del Sindaco della Città di Alba e l’Assessore alla Cultura, verrà illustrato il nuovo programma 2011 / 2012 con gli spettacoli di prosa e di teatro dialettale, spettacoli per le scuole e le famiglie nonché tutte le novità che quest’anno renderanno speciale il cartellone della 15° stagione teatrale.
L’ingresso è libero. Seguirà buffet. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Per informazioni:
TEATRO SOCIALE “G. BUSCA” Piazza Vittorio Veneto 3 – Alba Tel. 0173 35189 – fax 0173 363326 www.comune.alba.cn.it teatro.sociale@comune.alba.cn.it
Intanto complimenti su la bella iniziativa tenuta sabato in piazza savona,FERRARI ,AUTO D’EPOCA, con tutta la manica di EVASORI FISCALI AL SEGUITO. Ke la sinistra albese abbia voglia di farci frullare i coglioni qualke sospetto ce l’avevamo già dall’apertura dell’ hotel a 4 stelle di fronte al convitto, un’isulto verso tutti coloro ke la crisi la stanno vivendo x davvero.Ovvio in’assenza di collettivi e centri sociali tutto pare vi sia lecito,le cose nn stanno proprio cosi’,sappiate ke alla prossima diciamo… bravata ke farete nn escludiamo azioni volte a togliere qualke fettina di prosciutto a tutti coloro ke sostengono e promuovono simili oscenità.Buona Fiera…. RATTI GIACINTO
Oltre al messaggio di cui sopra facciamo presente che il sig. Giacinto Ratti in un messaggio dai toni simili inviato al Presidente dell’Ente Fiera ed anche al Sindaco, precisava, insieme alla “Delegazione organizzatrice delle prossime proteste”:
“Visto che giorno 8/10 in programma ne avete un’altra di queste BRAVATE , noi insieme ad altri collettivi pensavamo di organizzare dei banketti informativi proprio in mezzo alle Ferrari con tanto di rappresentanza di ki la crisi la sta vivendo sulla propria pelle,ovviamente non kiederemo nessuna autorizzazione, forse invieremo un fax informativo alla prefettura forse!”.
PUBBLICHIAMO LA RISPOSTA CHE IL PRESIDENTE DELL’ENTE FIERA, ANTONIO DEGIACOMI, HA INVIATO A GIACINTO RATTI CON QUESTA LETTERA:
“La Fiera del Tartufo – e le settimane che la precedono e la seguono nell’autunno albese – è da sempre un grande contenitore di iniziative di vario genere organizzate da diversi soggetti. Il raduno delle macchine d’epoca e di Ferrari storiche è stato organizzato da una società privata che ci ha chiesto di usufruire delle piazze cittadine e ci ha offerto l’opportunità di presentare a Montecarlo la Fiera a un bel gruppo di mezzi di comunicazione della Francia del Sud. A lei non è piaciuto questo raduno, ad altri non piacerà l’iniziativa delle cene al buio, volte a sensibilizzare sulla disabilità, o il mercato dei prodotti del carcere e dei terreni confiscati alle mafie; altri non gradiranno alcuni incontri promossi da Collisioni con il nostro Teatro; altri ancora non apprezzeranno le bancarelle popolari. L’importante è che ciascuno – cittadino del territorio o turista – nella Fiera trovi qualcosa di interessante da un punto di vista enogastronomico o culturale o sportivo, ecc. e che l’insieme delle manifestazioni serva a sviluppare il nostro turismo che dà lavoro a cinque-seimila persone. Questo è quanto rispondiamo ufficialmente come Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Mi consenta poi di aggiungere qualche nota più personale. Ho apprezzato il fatto che le sue osservazioni siano state sottoscritte con nome e cognome, non rifugiandosi nell’anonimato, come spesso succede. Ho apprezzato meno i toni minacciosi da lei usati nel finale della sua mail. Che significa “altrimenti ci vedremo costretti ad intervenire durante le vostre BRAVATE con azioni ‘informative’ “ – (informative tra virgolette)? Fare informazione e diffondere le proprie idee è un diritto democratico; fare azioni “informative” tra virgolette potrebbe invece far pensare ad intenzioni violente ed antidemocratiche, ma spero di aver frainteso.
Da cittadino e amministratore che contrasta i tagli indiscriminati ai servizi (e da possessore di Punto classic) mi auguro che quanti possiedono delle Ferrari paghino le imposte. Non dimentichiamo peraltro che le Ferrari sono una espressione della ingegneria e del lavoro italiano, sono soprattutto esportate all’estero (anche nella Cina comunista, dove le sperequazioni tra cittadini non sono mica da ridere), contribuiscono all’occupazione e alla diffusione del made in Italy.
Infine – ognuno ha le proprie opinioni – il “capitalismo ottuso” è certamente pieno di difetti, che l’azione sociale, sindacale, politica deve cercare di correggere; ma le alternative finora sperimentate – il nazifascismo e il comunismo – hanno mostrato di essere ben peggiori.
Distinti saluti e BUONA FIERA”