Alba: gli Amministratori della provincia Granda scrivono alla Regione Piemonte per il trasporto pubblico locale
“Qui non c’è più niente da tagliare. Non è più accettabile che, mentre alcuni comuni cuneesi rimangono a piedi, ci siano altre realtà piemontesi che hanno corse ogni quarto d’ora anche di notte”
Il Sindaco di Alba Maurizio Marello e l’Assessore ai Trasporti Giovanni Bosticco insieme ai Sindaci e agli Assessori di Cuneo, Bra, Saluzzo, Savigliano, Mondovì, Fossano e alla Provincia di Cuneo hanno scritto una dura lettera contro i tagli regionali al trasporto pubblico locale al Presidente della Regione Roberto Cota, all’Assessore ai Trasporti Barbara Bonino e all’Assessore al Bilancio Gilberto Pichetto.
Nel documento gli amministratori di ogni colore politico denunciano con dati documentati la disparità di trattamento in materia di razionalizzazione del trasporto pubblico in Granda rispetto ad altre zone del Piemonte.
Dati su carta, gli amministratori accusano la Regione della dismissione di 5 linee ferroviarie cuneesi dal 2011 e della contestuale riduzione del servizio pubblico su gomma nella stessa provincia. Operazione che – secondo gli amministratori – ha portato alla Regione circa 6 milioni di risparmio “investito per colmare la voragine della sanità o, ancora peggio, elargendo parte di quelle risorse recuperate dalla Granda, ad altre realtà piemontesi già sovrabbondanti di servizi su gomma”.
Nella lettera gli amministratori definiscono “disastrosa” la previsione dei tagli previsti per il 2014 sul trasporto del cuneese che ha utenza e bisogno di questi servizi.
“Qui non c’è più niente da tagliare”, ribadiscono. Tagliare ancora significherebbe cancellare i sabati scolastici, sacrificare maggiormente i pendolari, isolare paesi. Per gli amministratori “Non è più accettabile che, mentre alcuni comuni cuneesi rimangono a piedi, ci siano altre realtà che possono usufruire di una corsa cadenzata ogni quarto d’ora anche di notte!”, mentre “in provincia di Cuneo la frequenza media è di una corsa ogni tre ore!”.
Gli amministratori portano alla Regione esempi lampanti di disparità: la linea Sestriere – Perosa – Pinerolo – Torino con un servizio di autobus di oltre 190 corse al giorno, una ogni 13 minuti, affiancate dal trasporto ferroviario cadenzato ogni mezz’ora. Altro esempio la Bobbio – Torre Pellice –Pinerolo – Torino con circa 100 autobus al giorno, uno ogni mezz’ora.
Oltre a ciò, “Non si comprende – spiegano nella lettera gli amministratori cuneesi – come venga permesso ad alcuni comuni che non contano più di 1000/2000 abitanti il mantenimento di corse cadenzate anche di notte, quando altri centri della Granda della stessa dimensione sono ormai da tempo totalmente privi del servizio”.
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