Alba: convegno “Fragilità in famiglia e a scuola”

 «Abbiamo vissuto per anni in una società che ha negato la fragilità e il dubbio. Ma è partendo dalla fragilità che camminiamo insieme e abbiamo un po’ più di attenzione nei confronti di quelli che vanno un po’ più piano»

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Sabato 8 febbraio nella sala convegni della casa delle opere diocesane di Altavilla di Alba si è aperto il nono convegno  su diversabilità e società dal titolo “Fragilità in famiglia e a scuola – sguardi che comprendono risposte che accompagnano” promosso dall’associazione Kairon (organizzazione di volontariato ispirata da Marco Gaudino) impegnata nella promozione dell’integrazione scolastica dei ragazzi diversamente abili e nella valorizzazione della diversabilità come patrimonio umano per la scuola.

All’incontro ha portato il saluto della città il Sindaco Maurizio Marello. «Vi ringrazio – ha detto il Sindaco agli organizzatori – Riuscite sempre a toccare temi di rilievo e ad approfondirli con un taglio educativo di livello grazie all’autorevolezza dei relatori. Credo sia utile per gli addetti ai lavori un momento come questo. Di formazione ne abbiamo bisogno tutti, forse più di quanto ci rendiamo conto. Il complesso tema della fragilità è  molto attuale. Leggendo sul programma “la fragilità come condizione costitutiva di ognuno di noi” è avere la consapevolezza del bisogno reciproco di aiutarci perché la fragilità e il dubbio fanno parte di ognuno noi. Noi abbiamo vissuto per anni in una società che ha negato la fragilità e il dubbio. Bisognava essere persone sicure di sé, sapere tutto, avere solo certezze. Per andare avanti bisognava essere persone forti. La fragilità era qualcosa che non veniva neanche presa in considerazione. Uso l’imperfetto perché credo che in questo momento di crisi che dura da molto tempo stiamo invece scoprendo che la fragilità e il dubbio sono condizioni naturali dell’uomo e della donna e stiamo scoprendo che ciascuno di noi ha bisogno dell’altro, che ciascuno di noi ha dei limiti, che il dubbio va coltivato perché è partendo dal dubbio che noi cresciamo, che ci poniamo delle domande, che cerchiamo delle risposte insieme agli altri. E’ partendo dalla fragilità che camminiamo insieme e che forse abbiamo un po’ più di attenzione nei confronti di quelli che vanno un po’ più piano. Perciò, la fragilità è un tema che vale la pena approfondire dal punto di vista sociale e sociologico. Dobbiamo rifletterci anche noi amministratori che abbiamo responsabilità collettive e in questo momento la prima responsabilità è quella di fare in modo che nessuno resti indietro. Veniamo da anni in cui il ritmo era quello della corsa, oggi il ritmo è quello del cammino. Abbiamo persone che faticano a tenere il passo e quindi il primo dovere che abbiamo è quello di guardarci attorno, poi prenderci per mano e cercare di non lasciare nessuno alle nostre spalle. Vi ringrazio perché questo convegno è un aiuto anche per noi nella riuscita di questo intento».

Così il Sindaco al convegno proseguito con la bella testimonianza di Gian Paolo Sandri sulla fragilità come risorsa  insieme a Michele Ottenga. Poi “L’ascolto e l’intelligenza emotiva nella relazione educativa” a cura  di Claudio Bosetto; “Bisogni Educativi Speciali: significato culturale e implicazioni pratiche” – Salvatore Nocera in dialogo con Paola Boggetto e Alberto Galvagno; “Narrazioni dei ragazzi dell’Arte bianca di Neive”; “Mi chiamo io da solo” Video sull’abitare insieme sperimentato nei “gruppi appartamento” Coop. Soc. Progetto EMMAUS. Mentre nel pomeriggio alle 14.30 “Sguardi che comprendono, Risposte che accompagnano Narrazioni di esperienze” – Nicola Conti; ore 15.00 “Le risposte di Piazza dei Mestieri alla dispersione scolastica e al rischio di marginalizzazione sociale” – Mauro Battuello; ore 16.00 Conclusioni – Domenico Chiesa.

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