Alba, Bra, Langhe e Roero sul piede di guerra contro la riforma sanitaria regionale

Sorda la Giunta ora l’appello dei sindaci preme sui consiglieri regionali. Il sindaco albese Marello: “Se l’approvate, sarà contro un intero territorio”

Il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero sul piede di guerra contro la riforma sanitaria regionale prossimamente in Consiglio per l’approvazione definitiva.

Sindaci, imprenditori, esponenti di enti territoriali insieme alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus martedì 20 dicembre ad Alba in Sala consigliare del Palazzo comunale per ribadire ancora una volta il “no”  contro l’abolizione delle Asl CN2 e CN1 e l’accorpamento in un’unica Asl provinciale.

Il Coordinamento del Tavolo delle Autonomie del Territorio Alba-Bra e la Fondazione Nuovo Ospedale  preoccupati sulla futura gestione di un’azienda ospedaliera con più di 8 mila dipendenti e un’Asl grande come quella della provincia di Cuneo più estesa di tutta la Liguria.  

Preoccupati sulla futura gestione del Nuovo Ospedale unico Alba – Bra a Verduno. Un ospedale in costruzione anche con le risorse economiche d’imprese e cittadini attraverso la raccolta fondi della Fondazione già arrivata ad ottobre scorso oltre i 10 milioni e 700 mila euro, il 71% dell’obiettivo prefissato in 15 milioni di euro.

Dopo inascoltate richieste alla Regione, i 250 sindaci della Provincia di Cuneo hanno portato ai consiglieri regionali un documento approvato a Fossano lo scorso 14 ottobre dove tutti hanno chiesto il mantenimento delle due Asl, l’Azienda Ospedaliera a Cuneo e la gestione del territorio sul nuovo Ospedale di Verduno. Lo legge all’incontro il sindaco di Santa Vittoria D’alba, Marzia Manoni presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl CN2.

Ora i sindaci chiedono che il piano socio sanitario regionale non sia approvato il 27 dicembre, che si possa aprire un confronto che tenga conto delle peculiarità dei diversi territori piemontesi. Sorda la Giunta regionale,  l’appello dei sindaci preme sui consiglieri regionali che quella riforma la dovranno votare il prossimo 27 dicembre.

Sappiate che se voi approvate la riforma, la approvate contro un intero territorio e vi assumente la responsabilità di approvarla contro un intero territorio di soggetti pubblici e privati”, avverte il sindaco di Alba Maurizio Marello ricordando quanto detto ai consiglieri regionali in un incontro a Cuneo.

Contro “un territorio dove è prodotto il 36% del Pil della Provincia”, ricorda esponente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo Giacomo Oddero accanto al direttore della Fondazione Luciano Scalise.

Contro un territorio dove “i 60 soci della Fondazione rappresentano aziende che danno lavoro a 10 mila persone –  ricorda Mauro Mollo della Mollo S.p.A. socio partecipante. Negli anni ci siamo visti sfilare ferrovie, mobilità e si mormora che anche il Tribunale sarà chiuso. Ora basta. Bisogna impuntarsi, fare in modo che le cose tornino com’erano. Questo è un territorio che ha dato tantissimo”, sostiene Mollo.

La misura è colma”, anche per il sindaco di Bra Bruna Sibille. “Serve una piccola autonomia per difendere i nostri servizi o perdiamo il territorio. Ospedale, autostrada, tribunale. Non si può sopportare”, sostiene il presidente A.c.a. (Associazione Commercianti Albesi) Giancarlo Drocco.

Intanto, il presidente Ascom Bra Luigi Barbero annuncia per i prossimi giorni un poster con questa presa di posizione affisso sulle vetrine di negozi con su scritto: “Questo eservizio commerciale condivide la difesa del Nuovo Ospedale Alba – Bra”.   (di Gisella Divino pubblicato su Targatocn.it)

 

Nel frattempo è online anche la petizione pubblica sull’argomento.  Invito a sottoscrivere e divulgare questa petizione proprio in difesa delle prospettive sull’ospedale. Grazie. Maurizio Marello

Clicca su questo link : www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx 

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