Alba: una bella fiaccolata della memoria “20 anni dopo” l’alluvione del 1994

Il Sindaco Maurizio Marello: «Siamo degni di ricordare i morti se siamo coerenti con le nostre azioni ricordando che siamo una comunità straordinaria con la capacità di superare i momenti più difficili»

 

Due punti di ritrovo e di partenza, due lunghi e partecipati cortei partiti da due punti simbolo dell’alluvione del novembre 1994 ad Alba: la Ferrero S.p.A. e via Riondello all’angolo con corso Bra in zona Mussotto. Un’unica fiaccolata arrivata in contemporanea in piazza Risorgimento per un altro momento di riflessione e ricordo “20 anni dopo”  la tragedia che sconvolse la città e il territorio.

Per questo venerdì sera 7 novembre accanto al Sindaco di Alba Maurizio Marello e agli assessori comunali Massimo Scavino e Fabio Tripaldi partiti da via Riondello insieme a tanti altri esponenti dell’Amministrazione, del mondo del volontariato e della Protezione civile, c’erano anche molti Sindaci e gonfaloni dei paesi di Langa e Roero. E tanti altri Sindaci si sono ritrovati nel piazzale della Ferrero accanto agli assessori Alberto Gatto e Rosanna Martini, all’ex Sindaco Enzo Demaria, ad altri volontari e ad altri cittadini. Tutti insieme per la fiaccolata della memoria arrivata dopo mezz’ora di cammino in piazza Risorgimento.

 

Qui, le riflessioni dell’ex Sindaco Enzo Demaria primo cittadino nel 1994. Il ricordo della tragedia e il monito dell’ingegnere sul fondamentale rispetto verso il fiume. Poi, le testimonianze.  Il ricordo di un dipendente della Ferrero che insieme ai colleghi e a tanti volontari fece ripartire in pochi giorni l’industria del cioccolato. Un imprenditore ha rammentato il disastro nella sua azienda e la ripresa del lavoro dopo venti giorni. Un ragazzo scout non ancora nato nel 1994  ha portato sul palco il suo pensiero sul disastro.

 

Infine, il Sindaco Maurizio Marello ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla fiaccolata e i numerosi volontari attivi in diverse associazioni «protagonisti – ha ricordato il Sindaco Marello – di tanti interventi in Italia e all’estero dove hanno restituito un po’ di quella grande solidarietà che abbiamo ricevuto nel 1994. Quel 6 novembre al mattino quando ci siamo svegliati la scena era quella di una città morta, devastata. 70 morti in Piemonte, 29 in Provincia di Cuneo e 9 ad Alba. Dopo la morte, la forza e la mobilitazione. Non ci siamo pianti addosso, ci siamo rimboccati le maniche nelle nostre case e nelle nostre fabbriche. La forza di rinascere e la solidarietà che abbiamo visto in modo straordinario attraverso centinaia di persone arrivate per darci una mano. Nacque qui la Protezione civile di oggi. Ricordo Don Valentino e il comitato alluvionati presieduto da Carlo Bottallo. In quel momento difficile emersero i valori più veri, la coesione di una comunità. Ci siamo ripresi e sono state fatte opere per 178 milioni di euro spesi in Piemonte. Di questi, 35 milioni sono stati sborsati da noi sull’asta del Tanaro. Oggi abbiamo le infrastrutture e una rete di Protezione civile capace di allertare il rischio che c’è sempre. Per questo abbiamo bisogno di investimenti di manutenzione. Dobbiamo chiedere a chi sta sopra di noi i finanziamenti per pulire fiumi e torrenti ricordandoci i corretti comportamenti di rispetto verso l’ambiente per essere degni di ricordare i morti della grande alluvione. Ne siamo degni se non perdiamo di vista le regole fondamentali e l’attenzione appropriata verso i piani regolatori delle città, se sappiamo vivere nel nostro ambiente avendo sacro rispetto per la natura, se siamo coerenti con le nostre azioni ricordandoci che siamo una comunità straordinaria che ha la capacità di superare i momenti più difficili».

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *