VIVERE

Alba, 25 gennaio 2020
VIVERE.
Il desiderio di ogni vita
umana.
Di ogni bambino che corre e gioca.
Di ogni adulto che lavora e si impegna.
Di ogni malato che cerca di guarire.
Di ogni persona che fatica a trovare una speranza.
SOPRAVVIVERE.
L’ansia di chi poco meno di
ottant’anni fa entrava nei campi di sterminio tedeschi.
Ebrei, zingari, omosessuali, prigionieri politici, oppositori, polacchi,
comunisti, diversamente abili. Internati, usati come cavie, gasati, bruciati,
inceneriti.
In nome della razza superiore, quella ariana. In nome della pulizia etnica. In
nome della selezione genetica.
“Nei campi di sterminio Dio è morto”.
VIVERE.
È testimoniare che Dio può
risorgere soltanto se sappiamo amare, essere fratelli universali. Oltre ogni
confine, razza, sesso, religione. Soltanto se sappiamo essere autenticamente
umani.
Un’aspirazione profonda e concreta: quella di essere tutti veri fratelli.
VIVERE.
E’ allora andare oltre. Dio risorto e incarnato nella nostra umile e fragile pelle.
27 gennaio.
Giorno in cui Dio è ebreo, cristiano, musulmano, buddista. Disponibile ad essere in ogni uomo, anche ateo, pur di evitare altri olocausti, pur di riconoscersi nella vera umanità.
Maurizio Marello, Consigliere Regionale del Piemonte

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