Torino si candida a sede per il Tribunale Unificato dei Brevetti. Due mozioni portano la questione in Consiglio Regionale. Il Consigliere del Pd Maurizio Marello interviene in Aula.
Nel Consiglio Regionale di questa mattina si è trattata la questione della candidatura di Torino come sede per il Tribunale Unificato dei Brevetti, presentata in una mozione dai Consiglieri del Gruppo Pd Giaccone, Canalis, Valle, Magliano, Marello, Grimaldi, Salizzoni.
Premessa fondamentale è che l’Unione Europea abbia deciso di dotarsi di un nuovo assetto brevettuale incentrato sulla creazione di un titolo unitario e di una protezione uniforme valida per tutto il territorio dell’Unione (dispensato da un Tribunale “unificato”). Il Tribunale Unico dei Brevetti si articolerebbe su due livelli: il Tribunale di Primo Grado e la Corte d’Appello. Per il Tribunale di Primo Grado erano previste una divisione centrale con sede a Parigi e sezioni specializzate a Londra, per i brevetti chimici e farmaceutici, e a Monaco, per i brevetti meccanici, oltre a divisioni locali o regionali istituite presso ciascuno Stato contraente.
A seguito della Brexit si tratta di trovare una sede alternativa a quella di Londra (benché ci si attenda un tentativo di tenere a Londra la Corte nonostante l’uscita).
Torino vanta una storica tradizione in materia di Brevetti (qui nacque infatti il primo Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) e si rimarca come importante area di brevettazione. In città vengono svolti i più importanti studi nazionali di brevetti e si trova il miglior Tribunale civile d’Italia, riconosciuto anche a livello internazionale. Torino è sede di importanti Centri di Ricerca e Innovazione privati e di importanti organizzazioni sovranazionali. Il capoluogo piemontese dispone inoltre di numerosi spazi pubblici in zona centrale destinabili velocemente al Tribunale Unico dei Brevetti.
Per queste e ulteriori ragioni la mozione della minoranza ha invitato la Giunta e gli assessori competenti ad operarsi per l’avviamento, di concerto con l’Amministrazione Comunale di Torino, di un rapido processo di presentazione della candidatura di Torino per l’aggiudicazione della sede specializzata in brevetti chimici e farmaceutici.
Nel corso della seduta odierna il testo della mozione è stato commentato in Aula da un intervento dal Consigliere Maurizio Marello, il quale ha detto: «La sottoscrizione dell’Odg indubbiamente porta con sé una sollecitazione alla Giunta affinchè sostenga la candidatura. Ritengo importante l’antefatto che l’Unione Europea abbia deciso di dotarsi di una brevettazione unica nella direzione di creare sempre maggiore unione. Questo passaggio risponde al desiderio di tutti quando diciamo che ci voglia “più Europa”: è importante che la presenza dell’Unione Europea si senta anche nel settore dedicato ai brevetti, il quale verrà trattato dal punto di vista giudico e giurisprudenziale dai singoli Stati, ma presenterà una soluzione di responsabilità e competenze a livello dell’intera Unione. La Brexit potrebbe aprire una prospettiva in questo senso ed è corretto che città del nostro Paese quali Milano, Firenze e Torino diano disponibilità per essere prese in considerazione.
Sostenere questa candidatura è un dovere del Consiglio Regionale del Piemonte non solo per un fattore campanilistico, ma per la storia stessa del Piemonte e di Torino legata a brevetti e agenzie – ha spiegato il Consigliere – Crediamo che Torino possa avere tutte le carte in regola per questo ruolo. Mi ha fatto piacere che due provvedimenti, uno di maggioranza e uno di opposizione (anche la maggioranza ha presentato una mozione nell’Ordine del Giorno dal titolo “Sostegno della Regione alla candidatura di Torino quale sede di una delle sezioni specializzate della Corte di Prima Istanza del Tribunale Unificato dei Brevetti” n.d.r.), possano trovare unanime conforto da parte del Consiglio anche in considerazione del fatto che Torino ha già visto assegnati ad altre città dal Governo manifestazioni e insediamenti per i quali si era in passato candidata».
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