Marello sul Bilancio Preventivo: “Se fatto ad aprile non ha senso. Questa Giunta non fa programmazione ma distribuisce promesse e qualche finanziamento mirato. Serve “un’altra politica” al Piemonte”.
E’ intervenuto questa mattina nell’Aula di Consiglio regionale il consigliere Pd Maurizio Marello che ha portato riflessioni in merito alla discussione sul Bilancio di previsione proposto dalla Giunta. “Anche le condizioni in cui si è svolta la seduta di questa mattina ci danno un’indicazione del disinteresse della maggioranza al presente della nostra Regione”, ha esordito Marello, alludendo alla totale assenza della Giunta in Aula, fuorchè la tardiva presenza di un assessore, e di buona parte dei consiglieri di maggioranza. Nel suo intervento Marello ha ricordato il suo decennio da sindaco nel periodo 2009-2019, sottolineando l’importanza fondamentale del Bilancio di Previsione in momenti economicamente difficili e a maggior ragione in momenti meno complessi. “Negli anni 2009-2019 tutti gli amministratori si sono ritrovati a far fronte al Patto di Stabilità che ne vincolava le spese, a numerosi tagli, modifiche fiscali: si è trattato forse del periodo più difficile per quanto riguarda la tenuta dei conti. Si tentava tuttavia di pianificare, senza tagliare servizi fondamentali per i cittadini e di fare investimenti. Si sceglievano le priorità”. “Ho colto in quegli anni l’importanza della programmazione in politica”, ha spiegato ancora Marello, “Credo dunque che il Bilancio preventivo debba essere un atto fondamentale evada approvato entro il 31 dicembre di ogni anno e non ad aprile come ci apprestiamo a fare in questo momento snaturando completamente il senso di tale documento. A partire dal 2020, con la pandemia, si sono susseguiti in Piemonte bilanci preventivi, documenti programmatici che denotavano certamente una difficoltà dovuta al momento ma probabilmente sotto nascondevano altro. Ho compreso che questa Giunta ama poco il Bilancio poiché ama poco la programmazione: preferisce sentirsi libera di distribuire fondi a destra e manca in cerca di consenso ma non laddove vi è reale necessità (edilizia sanitaria, trasporti, agricoltura, attività produttive)”. “E’ doveroso anche ricordare che questa Giunta ha lavorato in una congiuntura positiva dal punto di vista delle erogazioni di fondi, basti pensare al Pnrr, e ciononostante si è totalmente disinteressata alla possibilità di fare un Bilancio preventivo nei tempi” – ha proseguito il Consigliere – “Ho tanti dubbi tuttavia che questo modo di fare politica abbia una reale efficacia dal punto di vista del consenso perché i cittadini sanno guardare ai reali bisogni della nostra regione e scegliere. Certamente questo modo di fare politica non appartiene né al Pd né al centro sinistra e oggi vogliamo dire ai piemontesi che si può governare diversamente e molto meglio di così”.

Ultimi commenti