Marello a proposito di cambiamenti climatici ed emergenza ambientale: «Non bastano buon senso e “riformismo”: per affrontarli serve il coraggio di radicalità nelle scelte politiche, economiche e sociali»
Nella seduta mattutina del Consiglio Regionale di martedì 28 gennaio 2020, si è tornati a discutere di cambiamenti climatici ed emergenza ambientale. In particolare i Consiglieri Grimaldi, Canalis, Avetta, Valle, Giaccone, Marello, Rossi, Sarno e Valle hanno presentato l’Ordine del Giorno 152 “Dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale”.
Stante l’importanza dell’argomento in oggetto numerosi Consiglieri sono intervenuti esprimendo opinioni riguardo al tema della tutela dell’ambiente.

Il Consigliere Maurizio Marello (Pd) ha espresso in Aula la sua posizione: «A prescindere dalle scelte politiche è difficile pensare che il grido di allarme proveniente dai giovani nelle piazze di tutto il mondo e nelle nostre piazze non sia fondato su dati scientifici e analisi corretta della realtà», ha detto rispondendo a dichiarazioni emerse dai banchi della maggioranza. «L’aumento delle temperature è stato accelerato dai cambiamenti climatici: questo è un dato di fatto così come lo è l’inquinamento dell’aria. Riconosco che in passato siano state introdotte politiche e interventi significativi per la protezione dell’ambiente (non ultimo va ricordata la diffusione dell’uso del depuratore per combattere l’inquinamento delle acque, impensabile soltanto sessant’anni fa), ma oggi è preoccupante il livello di inquinamento, così come lo è quello di impoverimento del suolo. Non possiamo non condividere tutti, a prescindere dalle posizioni politiche, le conseguenze di questi fatti in termini sanitari ed economici (produzioni agricole tipiche del nostro territorio, ad esempio i vini, potrebbero essere pregiudicate fortemente da un aumento delle temperature)», ha spiegato.
«La politica, a vari livelli, non si deve limitare a fare analisi come fanno scienziati o sociologi ma deve essere in grado di offrire risposte. Attenderemo perciò la Giunta con provvedimenti concreti», ha proseguito, analizzando poi le posizioni all’interno del Consiglio Regionale del Piemonte. «In questi mesi tra i Consiglieri sono emerse posizioni divergenti nell’approccio al problema climatico e ambientale. Fatico a capire perché la maggioranza si sia ostinata a non aderire alle richieste dell’opposizione rispetto alla dichiarazione di emergenza climatico- ambientale che avrebbe rappresentato un messaggio ai nostri cittadini affinchè prendano coscienza fino in fondo della realtà. Le divergenze emergono però in particolare riguardo alle politiche da mettere in atto: da questo punto di vista trovo emblematica la frase di Cirio nel dibattito di qualche mese fa quando invocò da parte del centro destra l’“uso del buon senso di fronte a questo problema”. Mi permetto di dire che il buon senso è necessario sempre, ma in questo caso da solo non basta: il tema ambientale va affrontato con un approccio radicale. Non è sufficiente un “riformismo”, bensì è indispensabile una vera e propria rivoluzione che tocchi, oltre alla politica, anche gli stili di vita delle persone, il sistema economico e sociale. Oltre al buon senso, è necessario il coraggio. Se la posizione della maggioranza può riassumersi nel buon senso, quella della minoranza è racchiusa nel termine “coraggio”: dobbiamo essere tutti uniti e coraggiosi per far fronte a problematiche ambientali».
«Condivido il grido di allarme e preoccupazione dei giovani che vedono il loro futuro fortemente pregiudicato», ha concluso Marello.

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