L’Italia è “in quarantena” ma poveri e senzatetto necessitano di aiuto: mense, conventi e associazioni cercano, con fatica, di sopperire alle difficoltà fornendo sacchetti di cibo da asporto.
L’Italia è in quarantena: scuole, bar, ristoranti, negozi, grandi magazzini sono chiusi da quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha emanato il decreto 10 marzo 2020 che limita anche gli spostamenti degli italiani, in auto e a piedi, a situazioni di estrema necessità.
Anche le mense dei poveri, site nelle principali cittadine italiane, sono chiuse per evitare assembramenti di persone, come previsto dal Dpcm. I senzatetto e i bisognosi necessitano però ugualmente di un pasto caldo. Ad intervenire in questa situazione, difficile ma necessaria, sono i conventi e le strutture che, ad oggi, provano con ogni mezzo a garantirlo.

«Ieri ho ricevuto una telefonata da Fra Mauro del Convento dei Frati Minori Sant’Antonio di Padova a Torino, che mi ha illustrato la situazione in cui operano» – ha spiegato il Consigliere regionale Maurizio Marello – «I frati si sono organizzati per fornire sacchetti da asporto con il cibo vista l’impossibilità di accogliere i poveri per il pasto. Numerose strutture adibite a fornire pasti ai bisognosi stanno chiudendo per carenza di volontari e lo stesso convento è stato costretto a rimandare a casa i collaboratori per garantire la loro sicurezza. I frati e alcuni ragazzi ospiti nella struttura fronteggiano con grande impegno le richieste sempre più numerose. Ieri il Convento ha preparato oltre 300 sacchetti d’asporto. Le difficoltà sono evidenti: se si escludono i pasti forniti dal comune di Torino, i frati devono provvedere autonomamente ai restanti e a fatica riescono a metterne a disposizione 150, purtroppo insufficienti per le richieste. Mancano frutta, acqua a cui il convento provvede autonomamente fin quando sarà possibile. Ci si è organizzati anche per rifornire i poveri che vivono a distanza. Si cerca di rispettare le norme di sicurezza fornite dal Ministero attrezzando la via adiacente il convento per servire i bisognosi mantenendo le necessarie distanze», ha precisato ancora il Consigliere.
«Il numero dei poveri è in aumento e stiamo vivendo un momento di grande difficoltà soprattutto per chi affronta i problemi in prima linea. In questo periodo più che mai l’attenzione verso gli altri deve guidare le nostre azioni».
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