In Piemonte da oggi sarà possibile trasportare la salma dei defunti a cassa aperta a casa o verso sale del commiato pubbliche o private. Approvate modifiche in Consiglio Regionale.

E’ stato approvato questa mattina, nel corso della seduta del Consiglio Regionale, il testo unificato delle proposte di legge n. 5 e n. 75 “Modifiche alla legge regionale 3 agosto 2011, n. 15 (Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali). Modifiche della legge regionale 31 ottobre 2007, n. 20 (Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri)”, proposta dai relatori Cane, Valle, Bertola e licenziata all’unanimità dalla I Commissione lo scorso 5 febbraio.

Nel corso del dibattito Maurizio Marello è intervenuto dichiarando il suo voto favorevole e quello del Gruppo Consiliare Pd.

«Ho potuto verificare nel corso della mia esperienza di sindaco quali difficoltà si palesassero per i familiari del defunto al momento del lutto, non potendone trasportare la salma a cassa aperta. Con le modifiche votate oggi cambieranno le disposizioni – ha detto –  Sarà perciò possibile trasportare le salme a cassa aperta a casa o verso sale del commiato pubbliche o private. Questo potrà avvenire qualora siano presenti le condizioni di natura medico-legale».

«Negli ultimi anni sono cambiate le abitudini della nostra società: un tempo era più frequente finire il proprio percorso di vita a casa e successivamente aprire le porte dell’abitazione a parenti e amici per i rosari. Oggi esiste ancora questa possibilità, praticata soprattutto nei piccoli centri, ma si è potuto notare quanto sia gradito alle famiglie poter usufruire di sale del commiato che consentono dignitosamente l’accompagnamento al rito. Tali sale possono essere pubbliche o private, messe a disposizione, ad esempio, da agenzie di pompe funebri».

«Ringrazio il collega Valle per aver sostenuto questa proposta di modifica – ha aggiunto – Ritengo che il grado di civiltà di una società si denoti da quanto sappia essere vicina alle persone malate e mantenere, rendendoli agevoli, i riti funebri».

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