Maurizio Marello in Terza Commissione: «Più attenzione per i boschi a vocazione tartufigena e tutela dei “brand” storici Tartufo Bianco d’Alba e Tartufo Nero di Norcia».
Nella mattinata di ieri, giovedì 3 ottobre 2019, a Palazzo Lascaris si è riunita la Terza Commissione Permanente presieduta da Claudio Leone, che tratta, tra gli altri temi, anche di economia, agricoltura, artigianato, montagna e foreste.
Fabio Carosso, Assessore con delega a programmazione territoriale e paesaggistica, sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi e Enti Locali, ha presentato il suo programma di lavoro.
L’Assessore ha discusso in una delibera, trovando parere unanime e positivo, le nomine della Consulta del Tartufo, la quale ha scadenza al termine di ogni legislatura. A farne parte, tra gli altri enti anche la Regione Piemonte, le Province a vocazione tartufigena (Cuneo, Asti Alessandria), i rappresentanti dei “trifulau”, il Centro Studi del Tartufo.
A proposito di questioni che da tempo riguardano il pregiato Tuber Magnatum Pico, il Consigliere del Pd Maurizio Marello (ex sindaco di Alba) è intervenuto evidenziando quali siano le partite più importanti che la Regione dovrebbe portare avanti: «Da tempo si discute in Parlamento di una “Legge del Tartufo” alla quale la Regione Piemonte dovrebbe prestare molta attenzione», ha spiegato il Consigliere, «l’obiettivo è che non siano cancellati “brand” ormai storici quali “Tartufo Bianco d’Alba” o “Tartufo Nero di Norcia” in favore di denominazioni più generiche quale potrebbe essere ad esempio “Tartufo Bianco Italiano”. Tale pericolo è stato già scongiurato in passato, ma la questione è ancora molto sentita. Il “brand” va tutelato con cura prendendo spunto ad esempio da quanto fatto in Francia per proteggere la denominazione “Tartufo Nero francese Périgord”».
«Un altro nodo fondamentale, di diretta competenza regionale, è la destinazione del budget di circa 500 mila euro che giunge ogni anno all’Ente a seguito del pagamento dei tesserini da parte dei “trifulau”», ha proseguito Marello. «Tale cifra deve essere spesa con criterio nella direzione di protezione e sviluppo delle aree tartufigene e ai fini di un’attività di promozione adeguata. Un fondamentale tema di attualità che riguarda i tartufi ma non solo è la tutela dei boschi», ha precisato poi il Consigliere Marello, «in zone collinari quali Langhe, Roero e Monferrato essi hanno un valore paesaggistico e di tenuta del territorio dal punto di vista idrogeologico. Inoltre in zone a vocazione tartufigena, preservare i boschi e proteggerli dall’abbattimento è fondamentale. Oggi la Legge Regionale in questa direzione a mio parere non è sufficiente in quanto consente ancora, dopo l’avvio di una pratica a livello comunale, la monetizzazione del taglio dei boschi. Allo stesso modo i controlli, rispetto ai tagli abusivi, sono ancora blandi. Il Piemonte dovrebbe fare un grosso sforzo e una modifica legislativa affinché, a seguito di una mappatura puntuale dei boschi pregiati anche dal punto di vista tartufigeno, questi vengano preservati in maniera assoluta e non vi sia possibilità di disboscamento». Provvedimento questo, peraltro già preso dal comune di Alba ad aprile 2019 in una delle ultime azioni dell’amministrazione guidata da Marello.
A seguito della comunicazione dell’Assessore Carosso, Marello è intervenuto per sollecitarlo a spiegare quali politiche e quali misure concrete saranno intraprese in favore dei territori montani.
Maurizio Marello e Raffaele Gallo (Pd) hanno chiesto di porre attenzione alla filiera del legno, al ruolo sociale dei piccoli negozi, alla manutenzione dei corsi d’acqua, alla riqualificazione delle borgate alpine e al sistema neve che dovrà integrarsi con il “turismo green”. «In attesa di conoscere le norme di attuazione di una delle ultime leggi della Giunta Chiamparino, quella della Montagna, approvata lo scorso 27 marzo, è più che mai importante capire in quali direzioni si intenda proseguire», ha concluso Marello.
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