I Consiglieri regionali Pd a Cuneo parlano del Bilancio previsionale della Giunta. Marello: «Tagli alle attività produttive, agli indennizzi per danni da animali selvatici, alla Protezione Civile e nessun finanziamento per le comunità energetiche». Sempre meno assunzioni di sanitari e diminuiti fondi per i trasporti.

Un tipico bilancio pre-elettorale con promesse irrealizzabili e tagli: è questa la definizione più appropriata del “Bilancio di previsione finanziario 2023-2025” elaborato dalla Giunta regionale.

Lo hanno sostenuto questa mattina i Consiglieri regionali Pd Maurizio Marello, Daniele Valle e Domenico Ravetti, in una conferenza stampa organizzata a Cuneo. I consiglieri, in chiave propositiva, hanno presentato le proposte alternative del Pd ad un bilancio previsionale ancora una volta improntato di annunci e scelte sbagliate che mettono a rischio il futuro della nostra regione.

A introdurre i Consiglieri regionali Davide Sannazzaro in veste di consigliere provinciale oltre che sindaco di Cavallermaggiore e l’assessora Sara Tomatis che hanno ricordato i temi che più stanno a cuore ai cuneesi e non solo: in primis la situazione sanitaria, recentemente all’onore delle cronache dopo le dimissioni dei vertici dell’Ospedale Santa Croce, e quella dei trasporti, in una provincia strategica ma sostanzialmente isolata.

Esordisce spiegando i principali tagli ai servizi regionali il consigliere Maurizio Marello che sottolinea come la Giunta Cirio abbia scelto di destinare meno risorse ad alcuni comparti fondamentali per la nostra provincia e per il Piemonte: «In primis questa Giunta sceglie di ridurre i finanziamenti alle attività produttive da 14 a 3 milioni: manca, dunque, un reale sostegno alle imprese, non soltanto economico ma anche attraverso programmi di sviluppo», ha spiegato Marello, «Lascia senza parole poi la scelta di non destinare alcun finanziamento alle leggi sulle comunità energetiche così come quella di ridurre gli indennizzi per i danni da animali selvatici togliendo ben 850 mila euro a questo capitolo: saranno dunque di meno le persone che otterranno risarcimenti. Non dobbiamo poi dimenticare che la nostra provincia dispone di un servizio di Protezione Civile ben organizzato e attrezzato: nel bilancio di previsione i fondi destinati alla Protezione Civile sono stati tagliati del 70%, da 2 milioni a 700 mila euro». «Avremmo fatto diversamente e per questo motivo abbiamo depositato decine di emendamenti di merito che possano migliorare la situazione: questi tagli sono profondamente sbagliati e compromettono servizi fondamentali per il Piemonte», ha detto in conclusione.

Sui tagli alla Sanità si è concentrato in particolare il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e relatore di minoranza del Bilancio Daniele Valle: «Quello che la Giunta Cirio e il centrodestra vorrebbero far approvare non è un bilancio serio, ma di chiaro stampo pre-elettorale, infarcito di promesse assai difficili da realizzare. Nel comparto Sanità, ad esempio, non si fanno vere assunzioni da almeno 3 anni e non si riescono a trovare i fondi per la progettazione degli ospedali che Icardi vorrebbe realizzare tramite l’Inail.

E’ sufficiente confrontare i dati di assunzioni e dimissioni del personale sanitario piemontese negli anni 2020, 2021 e 2022, per ottenere dati allarmanti: il saldo totale nel 2020 era di -361 sanitari, nel 2021 di -1154 e nel 2022 di -1003», ha spiegato Valle.

«Stessa sorte tocca alla “famiglia”, comparto tanto sostenuto a parole dalla Giunta senza però un riscontro reale nei fatti», ha proseguito Valle, «Sono 70 mila le persone in graduatoria in attesa di voucher scuola mai arrivati e il Piemonte manca ancora di una politica di sostegno ad esempio nel pagamento delle rette degli asili nido, tema su cui altre regioni sono decisamente più avanti. I fondi strutturali europei che dovrebbero essere utilizzati per investimenti vengono invece utilizzati dalla Regione per coprire una tantum i buchi al bilancio».

Ha concluso la conferenza stampa il consigliere regionale Domenico Ravetti il quale ha ricordato anche i tagli ai fondi per gli enti locali destinati ai servizi minimi di trasporto pubblico e ai fondi per il trasporto ferroviario oltre alla totale mancanza di attenzione della Giunta ad ambiente e sostenibilità.

«C’è uno scarto troppo grande tra quanto promesso e quanto realizzato da questa Giunta», ha detto Ravetti, «Non sono rispettati i diritti dei piemontesi alla salute, a fare impresa, ad una rete di trasporti adeguata. I Piemontesi hanno diritto ad avere una Regione all’altezza del loro presente e del loro futuro e questa Giunta ha fallito».

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