Approvato l’Odg della Lega che chiede di esporre nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris il Crocifisso. Marello (PD): «Ho votato contro come Consigliere e come cristiano praticante. Difendo la laicità dello Stato».
Con 27 sì della maggioranza e del gruppo Moderati e 8 no della minoranza l’Assemblea ha approvato ieri l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Andrea Cane (Lega) che impegna il Consiglio a procedere all’affissione di un Crocifisso nell’Aula del Consiglio regionale, dietro i banchi della presidenza.
Il Consigliere Maurizio Marello (PD) ha votato contro tale proposta e, nel corso del Consiglio Regionale, ha puntualizzato le motivazioni del suo voto.

«Il mio è un voto di coscienza» – ha spiegato Marello – «e per questo vorrei richiamare alcuni principi citati nell’ intervento che feci in sede di discussione e sulla base di esso sottolineare la mia contrarietà all’Ordine del Giorno, alla ratio che trapela tra le righe di questo provvedimento ed allo spirito che lo anima. Come Consigliere Regionale sento il dovere di proteggere il valore della laicità dello stato, una conquista recente raggiunta anche con il contributo di tanti cattolici che, nel nostro Paese, si sono impegnati a vari livelli in politica», ha proseguito ancora il Consigliere, «La laicità è garanzia di libertà di professare il proprio credo o di non professare alcuno e tiene ben distinti, senza ambiguità o forzature, il potere temporale e politico da quello spirituale e religioso».
«Come cristiano credente e
praticante penso che il tema del Crocifisso, così come posto in quest’Aula,
rischi di evocare antichi trionfalismi e di ridurre il Vangelo a tatticismi
politici. Un cristiano abbraccia la croce, la porta, non la ostenta finendo
così per diventare un “crociato”. Desidero che la Chiesa a cui io sento di
appartenere con profonda convinzione, non faccia passi indietro rispetto al
lungo e positivo cammino iniziato dal Concilio Vaticano II fino ad oggi».
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