Approvata l’intesa in materia di navigazione sul Po. Marello (Pd): «Dopo otto mesi di mandato è la prima legge sulla regione posta all’attenzione dell’Aula». Bresso 12 leggi, Cota 10 e Chiamparino 15: i numeri delle precedenti amministrazioni a otto mesi dall’insediamento.

Nella seduta pomeridiana del Consiglio Regionale odierno è stato approvato il Disegno di legge n. 43“Intesa Interregionale tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate”. Il Ddl è una ratifica della convenzione ai sensi dell’articolo 117, comma ottavo della Costituzione, presentata in Aula dai relatori Nicotra, Marello e Martinetti.

«Al netto delle leggi di bilancio e di due leggi votate a dicembre per ratificare le regole sui vitalizi e modificare il funzionamento dei gruppi consiliari, si tratta della prima legge riguardante la regione Piemonte posta all’attenzione dell’Aula», ha dichiarato il Consigliere Maurizio Marello (Pd), relatore di minoranza.

«Con lo sguardo obiettivo del cittadino che vuole conoscere ho cercato ragguagli su che cosa avessero fatto le amministrazioni precedenti nei primi otto mesi di mandato» – ha proseguito – «Nel 2005 l’Amministrazione Bresso, di centro-sinistra, dopo otto mesi aveva approvato 12 leggi, senza conteggiare quelle di bilancio. Nel 2010 l’Amministrazione Cota, di centro-destra, dopo otto mesi di mandato aveva approvato 10 leggi. Nel 2014, a 8 mesi dall’insediamento, quella guidata da Chiamparino aveva approvato 15 leggi, tra le quali la ristrutturazione del debito della regione Piemonte (a settembre 2014). L’attuale Giunta Cirio arriva oggi ad approvare una ratifica che tocca un tema forse non così sentito dai piemontesi, quello della navigazione sul Po e del sistema delle idrovie: tuttavia si tratta del primo che noi approviamo. Siamo certamente di fronte ad un’“altra velocità” rispetto alla precedente: decisamente più lenta. Pian piano la propaganda viene al pettine».

Marello ha espresso poi le intenzioni di voto favorevoli al disegno di legge da parte del gruppo di centro-sinistra: «Anche se il Ddl non è quello che i piemontesi si aspettano dal nostro lavoro, questa ratifica ha la sua importanza perché riguarda il sistema delle idrovie del bacino padano istituito e pensato negli anni ‘90 e rilevante per l’economia delle nostre regioni. Gli obiettivi della nuova intesa (che riflette quella precedente risalente al 2019) saranno di agire su manutenzioni, progettazioni, impedimenti strutturali alla navigazione. Per molto tempo abbiamo sottovalutato il fatto che il fiume Po caratterizzi in modo forte la morfologia del nostro territorio e incida sulle comunità. Con questa ratifica si va a ribadire una “governance” che vede protagonista anche la nostra regione nonché la presenza di una commissione consultiva tecnico-amministrativa che dovrà valutare alcuni aspetti contenuti nell’intesa».

«Ci auguriamo», ha concluso, «che la collaborazione tra le regioni del bacino padano consenta di utilizzare meglio le risorse che il fiume ci offre e sia occasione per il Piemonte per “riconciliarsi con l’acqua” dopo l’alluvione del 1994 e imparare a rispettarne il corso».

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